Granchio blu, perso il 50% della produzione di cozze e vongole

(Adnkronos) – Il granchio blu mette in crisi l’economia ittica italiana. Il danno economico attuale causato dal nuovo ospite sarebbe già attorno ai 100 milioni di euro e rischia di farsi pesantissimo nei prossimi anni se non si pone un freno all’emergenza: fino a un miliardo di euro in tre anni. A stimarlo è Fedagripesca-Confcooperative che segnala all’Adnkronos come “nei mesi estivi, abbiamo già perso oltre il 50% della produzione di vongole e cozze. Ma il granchio blu non attacca solo il prodotto pronto per la commercializzazione ma mangia anche il novellame”, i pesci appena nati di acciughe e sardine, “mettendo a rischio le produzioni dei prossimi anni”.  

“Stiamo esaurendo, infatti, le scorte di vongole e cozze. Da novembre la produzione si fermerà, non c’è più seme per le produzioni dei prossimi tre anni. Un effetto domino che, senza inversione di tendenza, in un triennio potrebbe portare un buco nei conti della pesca vicino al miliardo di euro”, spiega Fedagripesca. Una stima che tiene conto non solo delle mancate vendite, ma anche dei danni agli impianti, dei costi sostenuti dagli operatori per lo smaltimento dei granchi pescati, senza contare l’indotto legato alla ristorazione.  

Con un raccolto di 50.000 tonnellate all’anno l’Italia è il primo produttore europeo e il secondo a livello mondiale di vongole veraci. Più altalenante la produzione di cozze, nell’ultimo decennio si va da 50 mila tonnellate a poco meno di 80 mila tonnellate, che si concentra per oltre il 90% in sei regioni. L’Emilia-Romagna, il Veneto e la Puglia producono la maggior parte dei volumi (72%) di cozze in Italia. 

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