Green pass, Salvini: “Tamponi validi 72 ore o rischio caos da 15 ottobre”

La validità dei tamponi deve arrivare a 72 ore per “evitare il caos” con il green pass obbligatorio nel lavoro, pubblico e privato, dal 15 ottobre. E’ la posizione che Matteo Salvini, leader della Lega, ribadisce con un tweet. “Allungare la durata minima del Green Pass da 48 a 72 ore è possibile, anzi doveroso e previsto dall’Europa. Evitare caos, blocchi e licenziamenti il 15 ottobre è fondamentale”, scrive, evidenziando concetti già espressi nelle ultime ore da altri esponenti del Carroccio.  

“Lei non ha idea del caos che scoppierà nelle aziende il 15 ottobre, perché non saremo in grado di offrire a tutti i non vaccinati un tampone ogni 48 ore. Gli imprenditori con cui parlo io sono preoccupatissimi”, le parole di Luca Zaia, governatore del Veneto, in un’intervista a ‘Repubblica’. “Non si tratta di contestare il Green Pass, bensì di guardare in faccia la realtà: gran parte di questi 590 mila non vaccinati probabilmente non si vaccineranno mai, e del resto una quota di scettici c’è in tutti i paesi per qualsiasi vaccinazione” aggiunge proponendo di “consentire di fare i test fai da te nelle aziende, con la sorveglianza delle imprese. I tamponi nasali sono certificati e diffusi in tutto il mondo. I controlli in questo caso si farebbero direttamente in azienda. Tra gli imprenditori c’è chi è anche disposto a pagarli di tasca sua. Se acquistati in grandi stock possono costare dai 4 ai 7 euro”. “Ho aperto per primo alla terza dose. Ma da amministratore mi corre l’obbligo di guardare in faccia la realtà – conclude Zaia – Cosa faranno questi 590mila senza protezione? Resteranno senza lavoro?”. 

Per Massimiliano Fedriga, presidente leghista del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, “il governo deve intervenire tempestivamente, per consentire alle imprese di organizzarsi”. “Non possiamo penalizzare le aziende in questa fase fondamentale di ripresa”, dice a La Stampa. Quanto alla proposta di Zaia che chiede un decreto apposito, per autorizzare le imprese all’auto-somministrazione dei test nasali rapidi, Fedriga afferma: “E’ sicuramente una proposta utile da valutare, del resto sono test già acquistabili in farmacia. Se si sceglie di percorrere questa strada, però, bisogna fare presto, perché il 15 ottobre è arrivato e le aziende non possono organizzarsi dall’oggi al domani. E in molti casi, pensi ad esempio agli autisti del trasporto pubblico locale, non possono permettersi di lasciare a casa i lavoratori, perché non sanno come sostituirli”.
 

(Adnkronos)