Guerra Ucraina-Russia, Gismondo e Pistello: “Anche per rifugiati obbligo green pass”

(Adnkronos) – Green pass e super green pass anche per i profughi che fuggono dalla guerra tra Russia e Ucraina e arrivano in Italia. A chiederlo, dopo che il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha chiarito che ai rifugiati non sarà chiesto il certificato verde rafforzato, sono diversi virologi. 

Secondo Mauro Pistello, direttore Unità di Virologia Azienda ospedaliera universitaria di Pisa, “chi arriva in Italia deve necessariamente rispettare le regole e questo vale anche per il green pass. Soprattutto poi se parliamo di profughi che arrivano da un Paese dove la copertura vaccinale anti-Covid è circa del 30%. Dobbiamo essere sicuri che non arrivino positivi in Italia e poi a chi non è vaccinato deve essere data l’opportunità di vaccinarsi, ma devono sapere che qui c’è il green pass e dovranno adeguarsi”, ha detto all’Adnkronos Salute. 

Sulla tessa linea la microbiologa Maria Rita Gismondo. “Braccia aperte agli ucraini che hanno sicuramente bisogno di essere accolti. Ma bisogna aiutarli garantendo massima sicurezza a loro e a noi, e senza lasciare che diritti diversi valgano per persone che vivono sullo stesso territorio”. Per questo è giusto che si preveda “immediatamente” un’immunizzazione con le stesse regole in vigore per i cittadini italiani in ottica super Green pass. “Le mie osservazioni restano come sempre di tipo virologico-epidemiologico, e non politico”, premette all’Adnkronos Salute la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano.  

“Io credo che sul suolo italiano come principio tutti debbano seguire le stesse regole” e quindi, “vista l’emergrenza – precisa Gismondo – evidentemente potremo prevedere un controllo con tampone a stretti intervalli di tempo, con l’immediata vaccinazione di chi non è vaccinato secondo le regole italiane, in modo che in un tempo relativamente breve si possa ottenere sia il controllo” di un’eventuale circolazione virale “sia il raggiungimento del super Green pass. Perché trovo estremamente scorretto – ripete l’esperta – che ci siano diritti diversi per persone che vivono sullo stesso territorio”.  

(Adnkronos)