(Adnkronos) – Guerra Ucraina-Russia, nuovo round di negoziati oggi a Istanbul tra Kiev e Mosca. E mentre il presidente ucraino Zelensky chiede più armi e sanzioni, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov dichiara che la Russia userebbe armi nucleari solo in presenza di una minaccia alla sopravvivenza del paese. Ecco le ultime notizie di oggi:
ORE 9.10 – “I progressi nei colloqui di pace tra le delegazioni ucraina e russa in Turchia potrebbero aprire la strada a un incontro a livello di leader”. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, prima dell’inizio dei colloqui a Istanbul.
“Su tutte le piattaforme internazionali abbiamo mostrato un approccio equo che difende i diritti e le sensibilità di entrambe le parti”, ha aggiunto.
ORE 9.08 – Gli Scorpions hanno cambiato le parole della canzone famosa in tutto il mondo ‘Wind of Change’, originariamente dedicata alla “perestroika” nell’URRS e alla fine della guerra fredda. Il brano del gruppo musicale heavy metal tedesco uscito nel 1990, un anno dopo la caduta del Muro di Berlino, è stato modificato live per sostenere la resistenza ucraina.
ORE 9.05 – Un missile russo si è abbattuto nei pressi di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk. Le autorità cittadine hanno riferito che non ci sono state vittime. Tuttavia, il luogo nel quale il missile è caduto è molto vicino all’impianto nucleare di Zaporizhzhia, appena oltre il fiume che lambisce la centrale.
ORE 9.04 – “Invito tutti gli stati a criminalizzare l’uso del simbolo “Z” come mezzo per sostenere pubblicamente la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. “Z” significa crimini di guerra russi, città bombardate, migliaia di ucraini assassinati. Il sostegno pubblico a questa barbarie deve essere proibito”. A scriverlo, su Twitter, è stato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
ORE 8.47 – Bloomberg ha annunciato di voler sospendere in Russia e in Bielorussia alcune delle proprie attività. Gli utenti nei due Paesi non potranno accedere ai prodotti finanziari della società, inclusi il terminale, la licenza dati, il feed di dati e le piattaforme di trading elettronico.
ORE 8.45 – Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha escluso che il tema di un eventuale referendum in Ucraina entri nei negoziati tra le delegazioni riunite nella città turca di Istanbul.
“Decideremo quale referendum tenere o meno. Non è oggetto di negoziati”, ha affermato Kuleba in una dichiarazione raccolta dalla Presidenza di Kiev, aggiungendo che è “una questione interna all’Ucraina” se tenere una tale consultazione sui territori occupati dalla Russia e altri argomenti a questo correlati.
Il ministro degli Esteri ha anche sottolineato che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dato “istruzioni molto chiare” ed ha ricordato che l’Ucraina “non commercia su persone, terre e sovranità”.
ORE 8.43 – Ammonterebbero a 17200 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.
Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 17200 uomini, 597 carri armati, 1710 mezzi corazzati, 303 sistemi d’artiglieria, 96 lanciarazzi multipli, 54 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 127 aerei, 129 elicotteri, 1178 autoveicoli, 7 unità navali, 73 cisterne di carburante e 71 droni.
ORE 8.25 – E’ rimasta intatta, nonostante i danni subiti dalla struttura – la “piccola quantità di materiale nucleare” presente nel centro di ricerca della città nord-orientale ucraina di Kharkiv. A riferirne è stato il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi riportando le informazioni fornite da Kiev secondo cui l’impianto di ricerca nucleare, precedentemente colpito dai bombardamenti durante il conflitto, è stato nuovamente colpito sabato.
In un aggiornamento di ieri, “l’Ucraina ha affermato che l’edificio, il suo sistema di solamento termico e la sala sperimentale sono stati danneggiati, ma la sorgente di neutroni, che contiene materiale nucleare utilizzato per generare neutroni per la ricerca e la produzione di isotopi, non lo è stato”, afferma nella dichiarazione Grossi. La struttura è stata utilizzata per “ricerca, sviluppo e produzione di radioisotopi per applicazioni mediche e industriali”, afferma la dichiarazione.
ORE 8.12 – E’ salito a 144 il numero dei bambini che sono stati uccisi e più di 220 quelli feriti in Ucraina dall’inizio della guerra, lo scorso 24 febbraio. Lo rande noto l’ufficio del procuratore generale, sottolineando che quasi la metà delle vittime si registra a Kiev.
ORE 8.06 – “Molto preoccupante”. Così il Foreign Office britannico ha commentato la notizia del presunto avvelenamento del proprietario del Chelsea FC Roman Abramovich avvenuto nel quadro dei tentativi di contribuire ai colloqui di pace tra Kiev e Mosca in Ucraina. Il Regno Unito – è stato quindi assicurato – “continuerà a dare assistenza” attuando severe sanzioni contro il regime del presidente russo Vladimir Putin e fornendo supporto difensivo e umanitario per mettere l’Ucraina “nella posizione negoziale più forte possibile”.
ORE 8 – L’esercito ucraino sta cercando di respingere le forze russe in diverse zone del paese: a dichiararlo è lo stato maggiore di Kiev in un aggiornamento sulla situazione sul terreno arrivato in tarda serata attraverso Facebook. Sono in corso sforzi per impedire un’avanzata russa su Slovyansk – nella regione sud-orientale di Donetsk – e Barvinkove – nella regione di Kharkiv.
ORE 7.41 – Le delegazioni di Russia e Ucraina si incontreranno nella sede della presidenza al Palazzo di Dolmabahce a Istanbul questa mattina intorno alle 9.30 ora italiana. A riferirne è stato l’ufficio della presidenza turca: ciascuna delle delegazioni incontrerà la parte turca prima dell’inizio dei colloqui, ha annunciato il presidente Recep Tayyip Erdogan dopo una riunione di gabinetto ad Ankara. Il presidente turco ha ribadito la sua speranza in un cessate il fuoco. Erdogan ha spiegato di essere in contatto telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente russo Vladimir Putin. Per il leader turco le cose si stanno muovendo in una “direzione positiva”.
ORE 7.23 – La Russia userebbe armi nucleari solo in presenza di una minaccia alla sopravvivenza del paese e non a causa della guerra in corso in Ucraina. A dichiararlo è stato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista a PBS Newshour. “Quale che sia l’esito dell’ “operazione” – ha dichiarato alludendo alla guerra in Ucraina – ovviamente non è un motivo per ricorrere all’uso dell’arma nucleare”.
“Abbiamo un principio di sicurezza che afferma molto chiaramente che solo quando c’è una minaccia per l’esistenza dello stato, nel nostro paese, possiamo usare e useremo effettivamente armi nucleari per eliminare tale minaccia”.
ORE 7.20 – “Ci sono molti scenari possibili, a seconda di quale dei due campi sarà in grado di rifornirsi, riarmarsi, rimpiazzare le perdite e incorporare nuove competenze. Una gamma di scenari che va dallo stallo lungo, sanguinoso, da incubo (con avanzamenti lenti e faticosi dei russi nel Sud-Est mentre gli ucraini continuano limitati contrattacchi intorno a Kiev, a Kharkiv a Est, Mykolaiv a Sud-Ovest e altrove) a uno scenario in cui gli uni o gli altri prendano il sopravvento e respingano i nemici. È un po’ più probabile che l’Ucraina sviluppi un vantaggio, date la determinazione, l’intraprendenza, la creatività dimostrate, oltre al fatto che “gioca in casa”. Ma è imprudente escludere la possibilità che la Russia impari dagli innumerevoli errori commessi e, pur con altre terribili perdite di vite e di mezzi, possa logorare col tempo le difese aeree e le risorse ucraine”. Lo dice in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ il generale David Petraeus, ex capo della Cia.
ORE 7 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insiste con forza per un inasprimento delle sanzioni contro la Russia, e critica la natura “passiva” di alcune misure punitive, sottolineando che il mondo non può aspettare le azioni della Russia per rispondere.
Nel discorso pronunciato e divulgato in nottata, il presidente ucraino . riporta la Bbc – si è lamentato del fatto che se “forti sanzioni preventive” fossero state adottate in precedenza, avrebbero potuto impedire l’invasione. “Una guerra su vasta scala è iniziata”, ha dichiarato Zelensky nel discorso di sette minuti. “Ora ci sono indicazioni e avvertimenti secondo cui sanzioni presumibilmente più severe, come un embargo sulle forniture petrolifere russe all’Europa, sarebbero messe in atto qualora la Russia utilizzasse armi chimiche”.