Guerra Ucraina-Russia, i negoziati tra Kiev e Mosca riprenderanno oggi alle 15 ora locale (le 13 in Italia) nella regione di Brest, al confine tra Bielorussia e Polonia. Ad annunciarlo il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, consigliere di Vladimir Putin, precisando che si sta aspettando l’arrivo della delegazione ucraina.
Sul tavolo c’è l’ipotesi di un cessate il fuoco. Secondo Medinsky, nel corso dell’incontro, verranno affrontate anche questioni relative alla “necessità di un corridoio umanitario”.
LAVROV
”Non c’è dubbio, ho fiducia che verrà trovata una soluzione alla crisi in Ucraina”, ha detto oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov affermando che ”le richieste di Mosca nei negoziati sono minime”. ”Non vogliamo una guerra nucleare”, ma ”se dispiegheranno armi nucleari contro di noi affronteremo la situazione”, ha affermato ancora Lavrov dicendo che ”stanno parlando di Terza guerra mondiale. E una Terza guerra mondiale può essere solo una devastante guerra nucleare”. “La Russia è pronta a discutere le garanzie di sicurezza per l’Ucraina e tutta l’Europa”, ha quindi affermato.
ONU VOTA RISOLUZIONE CONDANNA RUSSIA – Ieri l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato con 141 voti a favore, cinque contrari e 35 astenuti una risoluzione di condanna “nei termini più forti” dell’operazione militare in Ucraina da parte della Russia.La risoluzione approvata dall’Assemblea generale “chiede anche alla Federazione russa di ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue forze militari dal territorio ucraino all’interno dei suoi confini riconosciuti internazionalmente”. Oltre alla Federazione russa, hanno votato contro Corea del Nord, Siria, Bielorussia ed Eritrea. Tra i 35 Paesi che si sono astenuti ci sono tra gli altri l’Algeria, la Bolivia, la Cina, Cuba, l’India, Iran e Iraq, Nicaragua, Sudafrica e poi Tagikistan, Kirgizistan e Kazakistan.
Da parte sua il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha avvertito: “La terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante”. Mentre per il viceministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, ha sottolineato che per Mosca esiste il rischio di “incidenti” con la Nato. “Non ci sono garanzie che non ci saranno incidenti, non ci sono garanzie sul fatto che questi incidenti possano subire una escalation in una direzione completamente non necessaria”, ha affermato, sottolineando che “i rischi, ovviamente insorgono” ed ha fatto presente come la Russia “sia estremamente preoccupata” per l’invio di armi in Ucraina nel quadro dell’invasione lasciando intendere come “tutto in questa situazione sia estremamente pericoloso”.