(Adnkronos) – Bisogna prendere atto che l’Ucraina possa soccombere di fronte alla Russia, un nemico più forte e attrezzato per vincere la guerra. E’ la riflessione di Vittorio Sgarbi, il quale, parlando con l’AdnKronos, ipotizza, pur non avendo “degli elementi”, che a un certo punto “ci si renderà conto che è inutile continuare a fare un braccio di ferro per incattivire Putin e si lascerà perdere l’Ucraina. Credo che ci sarà o un’intesa oppure una fuga di Zelensky. Non credo che si possa andare avanti a lungo così”, afferma Sgarbi il quale comunque precisa: “Non ho degli elementi, non faccio il profeta”. Secondo il critico “la resistenza è nobile, poetica, bella, ma probabilmente non è opportuna. Comporterà una quantità di morti su entrambi i fronti ma in particolare su quelli degli innocenti ucraini”.
Alla luce della mobilitazione messa in campo da Kiev, Sgarbi ammette che gli ucraini siano “tenaci, duri. Hanno dalla loro parte la ragione di chi non ha fatto la prima mossa almeno visibile. Resistono, forti del loro orgoglio nazionale. Questo è comprensibile”, sottolinea avanzando l’auspicio che “si smetta di fare la guerra anche senza impuntarsi a bloccare il più forte, scegliendo invece una strada di conciliazione”.
Secondo Sgarbi si tratta di una “questione di opportunità. Mi pare del tutto inutile fare una guerra di fronte ad un risultato scontato. Non siamo nell’Ottocento, un periodo nel quale c’era l’ansia di una ribellione risorgimentale. Non credo che questo sia lo stato d’animo delle persone le quali penseranno a salvare la pelle”, conclude il critico.