Guide vulcanologiche Stromboli: “Tutelare subito il territorio”

(Adnkronos) – “Il nubifragio del 12 agosto che ha colpito Stromboli ha preso una dimensione drammatica a causa di una situazione conosciuta ed evitabile”. E’ la denuncia delle guide alpine e vulcanologiche che operano su Stromboli. “Il nubifragio ha comportato l’impraticabilità dei sentieri escursionistici, il Sentiero Natura e la Mulattiera di La Bronzo, oggi gli unici percorsi che consentono di osservare l’attività vulcanica (290 metri in autonomia, 400 accompagnati dalle Guide)- spiegano – Il conseguente impatto sul turismo, principale fonte di sostentamento per gli abitanti e i lavoratori, è drammatico e va ad aggiungersi all’altro evento catastrofico che ha coinvolto l’isola solo due mesi fa quando, il 25 maggio, gran parte del versante nord del vulcano è stato danneggiato per mano dell’uomo da un incendio scatenatosi durante le riprese di una fiction Rai, dove sono stati usati effetti speciali pirotecnici che a causa del vento di scirocco sono diventati incontrollabili, causando l’inevitabile, ossia la perdita della vegetazione in tutto il versante nord, lambendo l’abitato di Stromboli”. 

“Il nubifragio del 12 agosto ha assunto dimensioni catastrofiche proprio per il danneggiamento della vegetazione bruciata due mesi fa durante le riprese cinematografiche – dicono -La necessità di un confronto urgente per valutare possibili interventi sui versanti ormai privi di un apparato radicale della vegetazione, che avrebbe mitigato il rischio idrogeologico delle piogge estive, era stata portata all’attenzione più volte dalle Guide, dagli abitanti e dalle associazioni attive sul territorio. La drammaticità della situazione odierna è una diretta conseguenza dell’indifferenza verso questa situazione critica”. “Le Guide vulcanologiche operanti sull’Isola di Stromboli si troviamo ancora una volta a far fronte a una situazione che non consente di svolgere il loro lavoro, già in difficoltà dopo l’esplosione del 2019 e la conseguente chiusura dell’area sommitale”, denunciano ancora. 

“Già in quell’occasione le Guide hanno dovuto trovare soluzioni immediate e alternative di itinerari escursionistici, per rispondere alla continua domanda di visite, consapevoli che Stromboli gioca un ruolo fondamentale come attrazione turistica, volano per tutte le altre isole Eolie – aggiungono le guide -Oggi si trovano nuovamente in una situazione di interruzione del loro lavoro, già reso complicato dopo l’incendio di pochi mesi fa e ripreso con difficoltà attraverso il continuo impegno sul territorio per mettere in sicurezza i percorsi, praticabili sotto il loro accompagnamento, sino ai 400 metri, ma anche in autonomia, sino a quota 290 metri”. “Vista la situazione catastrofica odierna, le Guide chiedono con urgenza l’intervento delle Istituzioni e degli Enti Competenti (Assessorato dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale territoriale, Dipartimento dello sviluppo Rurale e Territoriale, settore della gestione delle riserve naturali aree protette – Ente gestore della Riserva Naturale Orientata ed Integrale “Isola di Stromboli e Strombolicchio”). 

“Per rispondere con concretezza a questa drammatica situazione, che coinvolge tutti gli abitanti e i lavoratori dell’Isola, che sin dalle prime ore si sono adoperati per salvare il salvabile, con i pochi mezzi a disposizione sull’Isola, si propongono una serie di provvedimenti, da mettere in atto nell’immediato e sul lungo periodo, per tutelare il territorio di Stromboli su cui i riflettori si accendono purtroppo solo durante la stagione estiva – dicono ancora le guide vulcanologiche di Stromboli – La tutela di un territorio vulcanico, vulnerabile e soggetto a eventi di diversa natura, come quello della Riserva Narturale dell’Isola di Stromboli, non può sopravvivere se trascurato come lo è stato negli ultimi decenni”. 

Ed ecco che le guide fanno una serie di proposte: “Ripristino immediato dell’accessibilità dei 2 percorsi escursionistici dell’Isola, cioè il Sentiero Natura e la Mulattiera, ad oggi inagibili e pericolosi, per non interrompere l’attività escursionistica, principale attrattiva dell’Isola. Questo consentirebbe alle persone di raggiungere quota 290 metri anche in autonomia; Apertura urgente di linee tagliafuoco e la ricostituzione della copertura vegetale del territorio con essenze arboree autoctone; Manutenzione regolare e programmata del territorio e della rete sentieristica; Riapertura delle antiche strade pubbliche che collegavano il paese con il Sentiero Natura, che possono essere così vie di fuga, linee taglia fuoco ed incrementare la rete sentieristica per l’escursionista che si muove in autonomia; Necessità di una squadra di intervento immediato sul territorio, di attrezzature idonee per lo sgombero e il soccorso e di disporre di una struttura di accoglienza temporanea; Ripristino della segnaletica e delle aree attrezzate lungo i sentieri; Programmazione di interventi di tutela e sensibilizzazione su lungo periodo per preservare il territorio e pensare concretamente al futuro dell’Isola di Stromboli e Dialogo costante e proficuo con le istituzioni per creare periodiche relazioni sulle condizioni del territorio”. 

(Adnkronos)