Ict, ripartito Coding Girls di Fondazione Mondo Digitale con Women 20

Sono donne solo il 19% degli specialisti digitali e circa un terzo dei laureati Stem in Europa ed in Italia le donne specialiste in tecnologie scendono al 16%. Per la partecipazione femminile all’economia e società digitale l’Italia fa meglio solo di Romania, Bulgaria, Polonia e Ungheria. E’ la foto scattata dal recente rapporto Desi da cui si è mossa l’8ª edizione di Coding Girls, il programma, storicamente promosso dalla Fondazione Mondo Digitale e Missione Diplomatica Usa in Italia e presentato a Roma al Centro Studi Americani, con il patrocinio di Women20 e in collaborazione con Microsoft Italia. Sostenere la parità di genere nelle discipline e nelle professioni Stem, e contribuire a raggiungere gli obiettivi del decennio digitale europeo – 20 milioni di specialisti nell’Ict e convergenza di genere – sono tra le sfide di Coding Girls che prevede per questo allenamenti, competizioni di coding e sessioni di orientamento e role modeling animate dai 32 partner accademici. E le attività coinvolgono 15.000 studentesse di scuole superiori in 47 città. 

Grazie alla capacità di fare rete tra pubblico e privato e di animare un movimento ‘dal basso’, il programma Coding Girls è anche un’iniziativa sistemica capace di attrarre investimenti sul territorio, di innescare efficaci processi di cambiamento e di supportare le azioni della Coalizione di Repubblica Digitale. Dal programma nazionale sono nate originali declinazioni e tematiche: grazie alla collaborazione con Eni e il progetto ‘Code&Frame for Self Empowerment’ le Coding Girls si appassionano ai temi della sostenibilità e dell’ambiente, scoprendo le infinite possibilità di sviluppo aperte dalla ricerca e dalla cultura scientifica. Nel Sud è nata una preziosa alleanza con l’Ambasciata dei Paesi Bassi a Napoli. A Torino un’originale sperimentazione triennale, condotta con Fondazione Compagnia di San Paolo su 600 studentesse di 10 scuole, valuta l’impatto del programma su competenze e scelte future.  

Fondazione Mondo Digitale sottolinea che dall’analisi effettuata sul 2° anno di attività emerge l’impatto positivo sulle capacità di programmazione di ragazze e ragazzi (dal 6% al 19%), con l’abilità auto percepita confermata dalle risposte corrette a quesiti più tecnici. Coding Girls influisce anche sulle scelte universitarie e rende ragazze e ragazzi più consapevoli della questione di genere. Se all’inizio il 46% dei ragazzi era d’accordo con l’affermazione ‘Gli uomini sono in media più portati per le materie Stem’, mentre solo il 28% delle ragazze lo era, Coding Girls porta il livello di consapevolezza dei ragazzi allo stesso livello di quello delle ragazze. “Molto spesso chi trasmette stereotipi non è consapevole fino in fondo che lo sta facendo: gli stereotipi non li possiamo eliminare, ma li possiamo comprimere aumentando la nostra consapevolezza e conoscenza” ha detto Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale dell’Istat e Chair del W20 alle Coding Girls. Per Mirta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale, “Ci vorranno 135 anni per raggiungere la parità di genere a livello globale alla velocità attuale dei progressi”. 

(Adnkronos)