Il telescopio James Webb nello spazio, studierà l’universo per 10 anni

Il telescopio spaziale James Webb, il più potente mai costruito, è stato lanciato nello spazio. Il telescopio è decollato dalla Guyana francese nel primo pomeriggio italiano del 25 dicembre. Il lancio è un passaggio fondamentale nel progetto sviluppato dalla Nasa, dall’agenzia europea Esa e dalla canadese Cnsa canadese. Webb studierà l’universo dalla posizione che dovrebbe raggiungere nell’arco di 4 settimane, a circa 1,5 milioni di km dalla Terra. La missione dovrebbe durare 10 anni. 

Il telescopio, che vanta uno specchio segmentato di 6,5 metri di diametro, dedicherà la maggior parte del suo tempo ai programmi di tipo “General Observer”, una serie di progetti proposti dalla comunità astronomica di tutto il mondo per studiare stelle e pianeti lontani, nonché galassie lontanissime, le prime ad essersi formate nella storia dell’universo. Nel primo ciclo di operazioni, questi programmi ammonteranno a circa 6000 ore, ovvero 250 giorni. 

Alla guida di un terzo delle proposte, selezionate lo scorso aprile, vi sono ricercatori e ricercatrici di paesi membri dell’Esa e tra esse, nove hanno un principal investigator che lavora in Italia. Sette di loro, in forza all’Istituto Nazionale di Astrofisica, utilizzeranno Jwst per studiare una serie di fenomeni: le nane brune, corpi a metà tra pianeti e stelle; la nascita di stelle in ambienti “estremi”; l’origine dei potenti getti di materia durante la formazione stellare; come si formano le galassie più massicce dell’universo; il ruolo dei buchi neri supermassicci nell’evoluzione galattica; la prima generazione di stelle del cosmo. 

“l telescopio James Webb è l’osservatorio spaziale più potente mai costruito e sono estremamente felice per il lancio di oggi, un traguardo cruciale atteso con enorme trepidazione dall’intera comunità astronomica mondiale”, commenta Marco Tavani, presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. 

“Webb scandaglierà in profondità il nostro Universo con una capacità straordinaria rispetto all’altro grande telescopio spaziale, lo Hubble, che ormai tutti conoscono – aggiunge – Ci aspettiamo infatti che Webb faccia ancora meglio, molto meglio. I primordi dell’Universo, le prime galassie, la loro evoluzione fino ad arrivare al cosmo accessibile vicino a noi e ai pianeti extra-solari saranno alcuni degli entusiasmanti obiettivi scientifici di Webb”. 

 

 

 

(Adnkronos)