(Adnkronos) – “Viviamo una fase di cambiamento epocale e la tecnologia non è più un’opzione. Dall’indagine sulla digitalizzazione è emerso che, sembra un ossimoro, semplificare è molto complicato. Nel nostro Paese solo il 56% delle persone è dentro un circuito digitalizzato. Certo, la media europea si attesta su questa percentuale, ma quando siamo stati in missione in Estonia, abbiamo visto una nazione digitalizzata al 100%. Hanno persino costruito dei server collocati all’estero e anche con un’invasione militare, che sarebbe solo geografica, lo Stato continuerebbe a funzionare anche da remoto, dal voto elettorale al certificato. Certo, l’Estonia è un piccolo Paese ma il modello che si sono dati dovremmo copiarlo e spingere sulla interoperabilità. In Italia abbiamo tantissime piattaforme e ci siamo posti meno il problema del dialogo tra le stesse, ma avere tanti sistemi che non si parlano tra loro non consente di raggiungere l’obiettivo”. Lo ha detto il deputato di Noi Moderati Francesco Saverio Romano, presidente della Commissione parlamentare per la Semplificazione, chiudendo i lavori per la presentazione di ‘Camera del futuro’, il progetto di digitalizzazione della Camera di Commercio di Palermo ed Enna.
“Un altro problema che abbiamo notato in alcuni Comuni – ha aggiunto – è quello relativo alla sovrapposizione del digitale sul sistema cartaceo, senza alcuna modifica. C’è quindi un’esigenza di formare competenze all’interno della pa non solo per l’utilizzo dei dati ma anche perché siano correttamente messi a disposizione degli utenti. Un esempio? L’Inps ha 11.000 piattaforme e 25.000 dipendenti. Quando c’è questa sovrabbondanza di tecnologia, se non la si usa correttamente, con compiti ben precisi, si creano superfetazioni che invece di semplificare complicano ulteriormente le cose”.