Inchiesta Fanpage, si dimette caposegreteria della deputata FdI Lucaselli

Si è dimessa, a quanto si apprende, Elisa Segnini Bocchia di San Lorenzo, la caposegreteria della deputata Ylenja Lucaselli, finita anche lei coinvolta nell’inchiesta l’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale, il movimento giovanile del partito di Giorgia Meloni. “Elisa ha preso atto” della vicenda che la vede coinvolta “e in attesa di verifica – spiegano fonti di FdI all’Adnkronos- si è dimessa dal ruolo di caposegreteria” della parlamentare di Fratelli d’Italia.

“Esiste un limite che non è superabile, è quello dell’antisemitismo, un germe pericoloso e contagioso che è tornato e sta tornando in Italia soprattutto a sinistra, nei centri sociali: con la scusa della difesa della Palestina vediamo un pericoloso ritorno dell’antisemitismo e noi non possiamo consentire che contagi la destra, noi non lo consentiremo. Quindi sull’antisemitismo siamo inamovibili, è un limite che non viene superato. Per questo Fdi, pur criticando le modalità di questa inchiesta che sono incredibilmente inaccettabili”, giudica “non accettabile quello che abbiamo visto e sentito dire da alcuni singoli militanti e quindi chi sbaglia paga e viene cacciato”. Così Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di Fdi, intervenendo in diretta a Tagadà, su La7.

“Anche il Pd partecipa a manifestazioni su Israele in cui viene detto di tutto – aggiunge – ma quello che fanno gli altri non mi interessa. Per noi chi sbaglia e ha atteggiamenti antisemiti viene cacciato da Fdi”. “Noi siamo un partito serio – dice ancora – se diciamo che qualcuno lo cacciamo lo cacciamo, però lo valutiamo noi, non lo valuta né Fanpage, né La7, né Repubblica: quando, come e perché lo decidiamo noi”.

“Ho detto ai ragazzi che conosco, molti non li conosco banalmente per questioni di età, già dopo la prima puntata di Fanpage che quello che avevo visto mi aveva profondamente deluso e non ci rappresenta. La storia che io ho vissuto e che ha visto come capo di quel mondo il presidente del Consiglio è una storia in cui non c’è mai stato spazio per l’antisemintismo, per il razzismo e il nostalgismo per una questione di scelte”. Lo afferma la deputata FdI Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, rispondendo a una domanda sull’inchiesta di Fanpage.

“Io sono stata due volte nei campi di sterminio, ho pianto con le persone che erano lì, ed esattamente per quello ma anche e soprattutto per le storie che riguardano altre nazionalità noi chiediamo il rispetto delle identità e dobbiamo dare il rispetto delle identità – sottolinea – Non c’è spazio per le frasi aberranti che ho sentito. La giovane età è una giustificazione a mio avviso fino a un certo punto e quindi sono felice che il partito, a cui sono iscritta e che conosco da tanti anni, abbia deciso di dire che per questo non c’è spazio”.

“Ester Mieli non è solo un senatore di FdI, per me è un’amica, una donna straordinaria che non mi ha mai fatto mancare il suo sostegno e non si meritava questo. Le ho già chiesto scusa privatamente e lo faccio anche in pubblico a nome di tutti”, ha concluso.

“L’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale ha fatto emergere ancora una volta il problema fascismo dentro Fratelli d’Italia” scrive il Pd sui social. “La premier Giorgia Meloni non può più fare finta di nulla di fronte all’apologia del terrorismo nero, ai cori razzisti, alle frasi xenofobe e antisemite”. “Non può far finta di nulla di fronte alla violenza verbale, compresa quella verso la nostra segretaria Elly Schlein. Qui non si tratta di ‘pochi militanti’, ma di un movimento in cui per molti la nostalgia del ventennio è all’ordine del giorno. Presidente Meloni, che aspetta a intervenire?”.

(Adnkronos)