Innovazione, record del mondo per l’auto PoliMove senza pilota

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Record del mondo per l’auto a guida autonoma del Politecnico di Milano. PoliMove si è rivelata la più veloce di sempre sulla pista di atterraggio della Nasa raggiungendo i 309,3 kmh: mai nessuna auto guidata solo dall’intelligenza artificiale è stata così veloce. Il Politecnico di Milano ha reso noto che il 27 aprile sul rettilineo della pista di atterraggio dello Space Shuttle al Kennedy Space Center della Nasa di Cape Canaveral, l’auto del Politecnico di Milano-PoliMove ha infatti battuto il record del mondo di velocità per un’auto completamente autonoma su un rettilineo superando il record precedente detenuto da Roborace che era di 282,4 kmh. Il Team del Politecnico aveva già ottenuto il record il 26 aprile, ma ha deciso di alzare l’asticella e migliorare la propria prestazione. Il 27 aprile l’auto di PoliMove ha superato se stessa e ha raggiunto l’incredibile velocità di 309,3 kmh, superando ampiamente il “muro” dei 300kmh.  

I ricercatori spiegano che il valore di 309,3kmh è stato ottenuto come media su 1Km di due tentativi consecutivi in direzione opposta (per eliminare l’influenza del vento). Quello del Politecnico è stato l’unico team autorizzato a fare questo tentativo, grazie alla vittoria ottenuta da PoliMove a Las Vegas nella Indy Autonomous Challenge. Tra qualche giorno il team cercherà di replicare l’impresa sul circuito di Atlanta, questa volta su una pista automobilistica e non su un rettilineo. PoliMove si inserisce all’interno del gruppo di ricerca del Politecnico mOve, guidato dal professore Sergio Savaresi, che si occupa da 20 anni di controlli automatici in veicoli terrestri di ogni tipo, dalle biciclette elettriche alle automobili, fino ai trattori.  

Il 7 gennaio 2022, il team PoliMove del Politecnico di Milano ha vinto a Las Vegas la Indy Autonomous Challenge, la prima corsa testa a testa tra automobili guidate dall’intelligenza artificiale, dove PoliMove ha raggiunto il record di velocità in pista, 278,4 kmh. La competizione ha coinvolto alcune tra le più importanti università del mondo. Le vetture, Dallara AV-21, erano le stesse per tutte le scuderie; il valore aggiunto è stato il lavoro di ogni singolo team.  

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