L’attacco iraniano contro Israele avverrà oggi. E’ quanto hanno rivelato due fonti americane alla Cbs, secondo cui oltre 100 droni e decine di missili bombarderebbero obiettivi militari all’intero del Paese, per rappresaglia all’attacco israeliano del primo aprile scorso contro il consolato iraniano a Damasco, costato la vita a un importante generale dei Pasdaran. Secondo le fonti, sarà impegnativo per gli israeliani difendersi da un attacco di tale portata e, sebbene sia trapelata la possibilità che gli iraniani possano optare per un attacco su scala ridotta per evitare un’escalation, si ritiene che in ogni caso la loro rappresaglia fosse imminente.
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ieri ha chiesto a Cina, a Turchia e all’Arabia Saudita di usare la loro influenza nei confronti dell’Iran per evitare che lanci un attacco contro Israele provocando una escalation.
“Siamo pronti per l’attacco e la difesa utilizzando varie capacità di cui dispongono le Idf, e pronti anche con i nostri partner strategici”. Lo ha dichiarato il portavoce delle Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, ribadendo che Israele rimane in massima allerta per la possibile rappresaglia dell’Iran. “Siamo in allerta, altamente preparati per vari scenari e valutiamo costantemente la situazione”.
Annunciando che “non vi è alcuna modifica alle istruzioni del Comando del fronte interno”, Hagari ha sottolineato che “un attacco dal territorio iraniano sarebbe una prova evidente delle intenzioni iraniane di aggravare la situazione in Medio Oriente e di smettere di nascondersi dietro i proxy”. “Abbiamo una capacità di difesa a più livelli che si è dimostrata valida durante la guerra, con migliaia di intercettazioni riuscite”, ha aggiunto il portavoce, pur ammettendo che “la difesa non sarà mai ermetica”.
Il ministro della Difesa israeliana Yoav Gallant ha detto al suo omologo statunitense Lloyd Austin che qualsiasi attacco iraniano diretto su Israele porterà a una risposta proporzionata. Gallant ha parlato questa sera con Austin, mentre Israele rimane in massima allerta per un possibile attacco iraniano. Gallant ”ha sottolineato che Israele non accetterà un attacco iraniano sul territorio israeliano”, secondo il suo ufficio.
Il leader di Hamas nella Striscia di Gaza Yahya Sinwar starebbe ritardando un accordo con Israele sugli ostaggi, sperando in un attacco iraniano che intensifichi il conflitto. E’ quanto riferisce l’emitttente israeliana Channel 12 citando proprie fonti a condizione di anonimato. ”Sinwar non ha rinunciato alla sua ambizione di vedere una guerra regionale e ripone le sue speranze in un attacco iraniano e in una risposta israeliana, che potrebbe portare a un’unificazione dei vari fronti” contro Israele, ha detto il servizio televisivo.