(Adnkronos) – La coalizione guidata dal Likud dell’ex premier israeliano e leader dell’opposizione Benjamin Netanyahu si conferma in testa in Israele, dove è stato scrutinato il 62 per cento delle schede elettorali. Con il conteggio di 3.020.710 voti, la coalizione di Netanyahu otterrebbe 69 seggi sui 120 alla Knesset, abbastanza per garantirsi la maggioranza alla Knesset e per formare una coalizione di governo. Al Likud andrebbero 31 seggi e si consacra come il partito più voto in elezioni che hanno visto un record di affluenza dal 1999.
”Siamo vicini a un a grande vittoria”, ha commentato Netanyahu rivolgendosi alla folla dei sostenitori scesi in piazza per celebrare i risultati.
“Abbiamo ottenuto un enorme voto di fiducia da parte del popolo israeliano”, ha detto Netanyahu ai suoi sostenitori nella sede elettorale del Likud. Quindi la promessa di formare ”un governo nazionale stabile”, mentre i suoi sostenitori lo hanno interrotto più volte definendolo ”Bibi, il re d’Israele”.
I primi risultati che emergono dalle elezioni israeliane che vedono in testa la coalizione di centro-destra guidata da Benjamin Netanyahu sono ”una dimostrazione” che i palestinesi ”non hanno in Israele un partner per la pace”. Così il primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mohammed Shtayyeh. Citato dall’agenzia di stampa Maan, Shtayyeh ha detto che “i risultati delle elezioni alla Knesset sono un risultato naturale della crescita dell’estremismo e del razzismo nella società israeliana”.
Il premier dell’Anp ha quindi parlato della ”avanzata dei partiti religiosi di estrema destra alle elezioni israeliane” come di ”una testimonianza dell’aumento dell’estremismo e del razzismo nella società israeliana e di cui il nostro popolo ha sofferto per anni”.