(Adnkronos) – Sembra sbloccarsi lo stallo politico in Israele intorno alla contestatissima riforma della giustizia promossa dal premier Benjamin Netanyahu. Secondo quanto riportano i media locali, il partito di estrema destra Otzma Yehudit ha annunciato in una nota che il suo leader, il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, ha accettato il congelamento dell’iter legislativo della riforma fino alla prossima sessione della Knesset, prevista all’inizio di maggio.In cambio, sostiene il partito, Netanyahu ha promesso formalmente che il governo approverà nella sua prossima riunione la creazione di una ‘Guardia Nazionale’ che agirà sotto il controllo di Ben-Gvir. Oggi il leader di Otzma Yehudit, fazione del partito di estrema destra Sionismo Religioso, aveva minacciato di far cadere il governo se il premier avesse sospeso l’approvazione della contestata riforma sulla scia delle imponenti manifestazioni di piazza.
Intanto il primo ministro israeliano – che aveva convocato e incontrato Ben Gvir in giornata – è arrivato alla Knesset dopo aver ritardato per più di sette ore il suo discorso sulla riforma giudiziaria, scrive il Times of Israel. Finora da parte di Netanyahu solo un breve messaggio su Twitter, prima reazione pubblica dopo le proteste dilagate in tutto il Paese: il primo ministro ha esortato sui social tutti i manifestanti a Gerusalemme “di destra e sinistra, a far prova di responsabilità e non agire in maniera violenta”. “Siamo tutti fratelli”, ha scritto, mentre migliaia di persone manifestavano contro la riforma davanti alla Knesset.