Israele, media: “Usa e Qatar lavorano a nuova proposta per rilanciare colloqui”

(Adnkronos) –
Un nuovo cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Sarebbe questo l’obiettivo di Stati Uniti e Qatar che starebbero lavorando a una nuova proposta per rilanciare i negoziati per un accordo che porti anche alla liberazione degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Channel 12 citando fonti arabe.  

Stando alle notizie rilanciate dal Times of Israel, la proposta vedrebbe la liberazione da parte di Hamas del soldato Edan Alexander, l’ultimo ostaggio vivo con cittadinanza americana, in cambio di una dichiarazione da parte di Donald Trump sulla necessità di riprendere i negoziati. Secondo la rete, la proposta non è stata presentata formalmente a Israele e l’ufficio del premier ha detto di non essere a conoscenza della questione. 

Intanto oggi dall’Egitto una delegazione di responsabili della sicurezza si è recata in Qatar per colloqui sul rilascio degli ostaggi israeliani da Gaza e dei prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri in Israele, ha riferito l’emittente egiziana Al Qahera News. L’Egitto è tra i Paesi che hanno fatto da mediatori per l’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas che era stato raggiunto a gennaio. 

Sul campo intanto continua la mattanza. Dalla ripresa dei raid israeliani lo scorso 18 marzo, riferisce il ministero della Sanità di Gaza, nel territorio palestinese sono state uccise 855 persone e 25 nelle sole ultime 24 ore. Il bilancio complessivo delle vittime ha raggiunto i 50.208 morti dall’inizio della guerra, all’indomani del 7 ottobre 2023. 

Le forze israeliane (Idf) confermano di aver ucciso Abdel-Latif al-Qanoua, il più noto portavoce di Hamas a Gaza. Su X precisano che è stato ucciso in un’operazione nel nord della Striscia di Gaza la notte scorsa. “Era uno dei principali provocatori di Hamas e anche un terrorista del braccio armato di Hamas – accusano le Idf e lo Shin Bet nella dichiarazione diffusa su X – Usava in modo sistematico i media per fare propaganda, terrorismo psicologico e per diffondere informazioni false sulle attività dell’organizzazione terroristica di Hamas nella Striscia di Gaza e fuori” dall’enclave palestinese. “Per anni è stato uno dei principali portavoce” di Hamas e ha “diffuso bugie, istigando a compiere atti di terrorismo e portando avanti” l’agenda di Hamas, che “vuole la distruzione dello Stato di Israele”, si legge ancora. 

Stamani al-Jazeera aveva rilanciato notizie di Al-Aqsa Tv e altri media che riferivano dell’uccisione di al-Qanoua in un’operazione di jet israeliani alle prime ore contro la tenda in cui si trovava il portavoce di Hamas nella città di Jabalya. Secondo al-Jazeera, diverse persone sarebbero rimaste ferite nell’operazione, anche minori.  

Intanto oggi per il terzo giorno consecutivo ci sono state proteste di piazza nella Striscia di Gaza contro Hamas e per la fine della guerra. Secondo i video condivisi sui social media, i manifestanti che si sono riuniti a Jabalia, nel nord dell’enclave palestinese, portano cartelli con la scritta ”Fuori Hamas” dalla Striscia di Gaza e ”Il popolo vuole liberarsi di Hamas”. 

Una versione smentita dal movimento islamico che governa nella Strisci secondo cui le proteste in corso sono contro Israele e “c’è chi sta cercando di manipolarle queste manifestazioni spontanee a beneficio dell’occupazione”. Un alto funzionario di Hamas, Basem Naim, ha dichiarato al canale televisivo qatariota Al-Araby che “ci si aspettano manifestazioni da parte di persone che affrontano lo sterminio, contro la guerra e la distruzione. La gente chiede di fermare l’aggressione, ma il nemico e altri partiti con programmi politici stanno manipolando le proteste spontanee per servire i programmi dell’occupazione e stanno cercando di presentarle come se i dimostranti fossero contro la resistenza”, riferendosi ad Hamas e ad altri gruppi terroristici a Gaza. 

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