Israele, ‘operazione mirata’ in ospedale al Shifa contro Hamas: “Tank nel complesso”

(Adnkronos) –
Operazione “precisa e mirata” delle forze di difesa israeliane dalla notte “in un’area specifica” dell’ospedale al-Shifa di Gaza City . Il biltz contro Hamas è stato effettuato “sulla base di informazioni di intelligence e di una necessità operativa”. A spiegarlo sono le Idf in una nota, che continua: “Stiamo conducendo un’operazione di terra a Gaza per sconfiggere Hamas e salvare i nostri ostaggi. Israele è in guerra con Hamas, non con i civili di Gaza”. 

“Le forze dell’Idf – si legge ancora – includono squadre mediche e persone di lingua araba che hanno seguito una formazione specifica per prepararsi a questo ambiente complesso e sensibile, con l’intento che non venga causato alcun danno ai civili utilizzati da Hamas come scudi umani”. 

Nelle ultime settimane, spiega ancora il comunicato, “l’Idf ha pubblicamente avvertito più e più volte che il continuo uso militare dell’ospedale di Shifa da parte di Hamas mette a repentaglio il suo status protetto dal diritto internazionale, e ha concesso tutto il tempo necessario per fermare questo abuso illegale dell’ospedale. Ieri l’Idf ha comunicato ancora una volta alle autorità competenti di Gaza che tutte le attività militari all’interno dell’ospedale devono cessare entro 12 ore. Sfortunatamente – scrivono le forze di difesa israeliane -, non è successo”. 

L’Idf, si legge quindi, “ha inoltre facilitato evacuazioni su larga scala dell’ospedale e ha mantenuto un dialogo regolare con le autorità ospedaliere”. Poi l’ultimatum: “Invitiamo tutti i terroristi di Hamas presenti nell’ospedale ad arrendersi”. 

I carri armati israeliani sono quindi entrati nel complesso ospedaliero, ha riferito alla Cnn un giornalista dell’agenzia palestinese Wafa. “Possiamo vedere i cannoni dei carri armati puntati verso l’ospedale. Non siamo sicuri se i soldati siano negli edifici, ma sono all’interno del complesso nei carri armati”, ha detto Khader Al Za’anoun. 

Ci sono stati scontri a fuoco in tutto il cortile e alcune finestre di uno degli edifici erano rotte, ha aggiunto Al Za’anoun. Centinaia, fra personale e pazienti, sono ancora ad al Shifa, secondo i rapporti più recenti provenienti dall’ospedale, insieme a diverse migliaia di persone che hanno cercato rifugio dall’offensiva aerea e terrestre di Israele. 

Secondo una dichiarazione di Hamas, sia Israele che gli Stati Uniti sono responsabili del raid dell’esercito israeliano nel più grande ospedale di Gaza. L’attacco all’Al-Shifa costituisce anche un fallimento da parte delle Nazioni Unite nella difesa dei palestinesi, ha affermato l’organizzazione islamista, precisando che “il silenzio dell’Onu e il tradimento di molti paesi e regimi non dissuaderanno il nostro popolo palestinese dall’aggrapparsi alla propria terra e ai propri legittimi diritti nazionali”. 

Hamas sostiene che gli Stati Uniti hanno dato a Israele “il via libera per commettere ulteriori massacri contro i civili”, avallando la “falsa narrativa” di Israele, secondo cui il gruppo islamista sta usando l’ospedale di Al-Shifa come base di comando e controllo. 

Ieri, la Casa Bianca e il Pentagono hanno affermato che Hamas sta immagazzinando armi e gestendo un centro di comando dall’ospedale Al-Shifa. Le osservazioni hanno fatto eco a quelle di Israele, che i funzionari ospedalieri palestinesi e Hamas hanno costantemente respinto. 

Le forze di difesa israeliane hanno intanto arrestato il leader di Hamas Hussein Abu Queiq a Ramallah. Lo riferisce il portale Quds con riferimento a fonti locali, secondo cui l’esponente del gruppo islamista è stato fermato durante un raid nella città di Al-Bira in Cisgiordania.  

L’esercito israeliano non ha ancora annunciato l’arresto di Abu Queiq. In passato, sia Israele che l’Autorità Nazionale Palestinese lo avevano ripetutamente detenuto e arrestato per le sue attività con Hamas. 

 

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