Israele, raid a Gaza: bombardati numerosi obiettivi Hamas

(Adnkronos) – Continuano i raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza a due settimane dal terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. Secondo le ultime notizie di oggi, 21 ottobre 2023, le forze israeliane (Idf) hanno confermato di aver colpito nella notte “numerosi obiettivi” di Hamas nell’enclave palestinese, compresi un centro di comando e “infrastrutture” del gruppo che controlla la Striscia. I militari, riferisce ancora il Times of Israel, rendono anche noto tramite il portavoce Daniel Hagari, di aver preso di mira siti per il lancio di missili anticarro e postazioni utilizzate da cecchini in cima a palazzi del territorio palestinese. 

 

Un soldato israeliano della riserva militare delle Idf è morto in un attacco con un missile anticarro nei pressi di Margaliot, nel nord di Israele, lungo il confine con il Libano. Lo riferiscono i media israeliani. Stando a quanto riportato dal Times of Israel, in un attacco sferrato ieri è morto il sergente 22enne Omer Balva di Herzliya. Secondo Haaretz, altri due riservisti hanno riportato ferite giudicate moderate, mentre un terzo è rimasto lievemente ferito. 

 

E mentre sembra avvicinarsi il momento dell’inizio dell’operazione di terra, l’Egitto ospita oggi al Cairo il vertice per la pace in Medio Oriente. Ospiti del presidente dell’Egitto Abdel Fatah al Sisi ci saranno i leader e i ministri degli Esteri di una ventina di Paesi: per l’Italia ci sarà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che interverrà alla prima sessione del mattino. Poi, se le condizioni lo permetteranno, potrebbe volare a Tel Aviv per incontrare il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Presente anche il premier iracheno Mohammed Shia al-Sudani. 

 

Funzionari americani e israeliani starebbero valutando, partendo dal ragionamento sul dopo-Hamas nella Striscia di Gaza, la possibilità di far insediare nell’enclave palestinese un governo ad interim sostenuto dall’Onu e con il coinvolgimento di governi di Paesi arabi. Lo ha riportato Bloomberg in un articolo rilanciato da Europa Press che cita fonti a conoscenza di quanto viene valutato negli Usa riguardo il futuro dell’enclave palestinese controllata da Hamas e nel mirino dei bombardamenti israeliani dopo il terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. 

L’evoluzione dei colloqui, ancora nella fase iniziale, dipende – secondo le fonti – dagli sviluppi, dall’esito dell’annunciata operazione di terra israeliana a Gaza e comunque un’iniziativa di questo genere richiede necessariamente il sostegno dei Paesi arabi della regione, un fatto non scontato. 

Secondo William Usher, ex analista esperto di Medio Oriente della Cia, l’istituzione di un governo ad interim sarebbe un’operazione incredibilmente difficile e sarebbe ancor più complicato ottenere il consenso di governi arabi. “Richiederebbe anche un atto di fiducia da parte di Gerusalemme”, ha aggiunto. 

 

 

 

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