(Adnkronos) – E’ scontro sul Jobs Act. Giuseppe Conte parla di “fallimento” e Matteo Renzi replica: “Nega i numeri”. Interviene anche Carlo Calenda, sottolineando di non essere d’accordo con le critiche alla misura.
“Dobbiamo contrastare la precarietà e ritrovarci su un punto: tutto ciò che ha rappresentato e realizzato il Jobs Act è un fallimento” dice il presidente del M5S, Giuseppe Conte, dal palco del Congresso della Cgil a Rimini con i leader delle altre opposizioni, riscuotendo uno scroscio di applausi e i ‘bravo’ dalla platea (qualche fischio e borbottio, invece, quando Carlo Calenda difende la misura).
“C’è stato venduto come lo strumento per introdurre e perseguire maggiore occupazione, stabilizzazione dei lavoratori e incrementi salariali ma non lo dico, lo dice Bankitalia, è un fallimento, ha prodotto solo più guadagni per i datori di lavoro”, aggiunge Conte che poi, in tema di lavoro, passa al salario minimo, “vecchia battaglia del M5S ripresentata a ogni legislatura e mi sembra che qui, in questa sede, ci sia stata una importante svolta: occorre una soglia del salario minimo legale. 21 Paesi su 27 in Ue hanno dimostrato che la soglia non toglie nulla alla forza della contrattazione collettiva” e parla anche della necessità di lavorare sulla riduzione del tempo di lavoro.
“Non potrei governare” con Pd, M5S e Sinistra “perché non condivido la linea di politica estera”, dice Carlo Calenda al congresso della Cgil citando il sostegno all’Ucraina. La platea di Rimini rumoreggia, qualcuno fischia. E Calenda dal palco: “Volete racconto ‘all you need is love’ o come stanno le cose?”. Il leader di Azione aggiunge di non essere d’accordo con le critiche al Jobs Act: “Non è vero che il Jobs Act non ha creato posti di lavoro. E poi non sono assolutamente convinto delle politiche sull’ambiente di M5S e Pd”.
La replica di Matteo Renzi arriva su Twitter: “Il Jobs Act ha creato più di un milione di posti di lavoro, la metà a tempo indeterminato. Sono dati ufficiali Istat. Giuseppe Conte nega i numeri: o non li ha letti o – più probabilmente – non li ha capiti. #FakeNews”.