“Quella del rigore in Juventus-Roma è un’azione complessa che va analizzata in più step perché ci sono diverse situazioni nella stessa azione. Il fallo di mano di Mkhitaryan era volontario ma il rigore andava ripetuto perché Chiellini, che poi anticipa Mancini è entrato in area prima che calciasse Veretout”. Sono le parole dell’ex arbitro di Serie A Claudio Gavillucci, ora trasferitosi in Inghilterra dove arbitra gare di National League, all’Adnkronos in riferimento a quanto accaduto nella partita Juventus-Roma, in particolare sul calcio di rigore assegnato da Daniele Orsato poi sbagliato dalla Roma.
“La prima analisi è quella relativa al possibile fuorigioco che non c’era, visto che il tocco era del difensore della Juventus, successivamente c’è il calcio di rigore con l’uscita di Szczęsny e la valutazione dell’arbitro e il tocco di mano di Mkhitaryan dove non vedo tutta queste involontarietà, perché il tocco di mano fa cambiare la direzione del pallone e la riporta indietro verso Abraham, che poi segna, e anche se non si segna direttamente una rete, la stessa viene realizzata nell’imminenza dell’azione e una valutazione sull’eventualità che queto gol potesse essere annullato dal Var per un fallo di mano ci sarebbe potuta essere. Naturalmente avviene successivamente al calcio di rigore e qualora si fosse rivista l’azione al Var probabilmente si sarebbe assegnato il calcio di rigore come poi è stato fatto”, ha analizzato Gavillucci.
“Se l’arbitro avesse atteso qualche secondo in più visto che c’è la possibilità di poterlo fare con l’avvento della tecnologia, si sarebbe fatta la cosa giusta. Anche perché il Var avrebbe poi potuto valutare tutta l’azione, ma una volta che Orsato ha fischiato tutto questo non è stato più possibile. Riguardo poi all’esecuzione del calcio di rigore, come avvenuto anche nella scorsa stagione quando il portiere veniva avanti anticipatamente o quando i giocatori entravano in area in maniera anticipata, in questo caso, a maggior ragione, visto che Chiellini è stato poi il giocatore che ha anticipato Mancini sulla ribattuta del rigore parato dal portiere bianconero, sicuramente la cosa giusta da parte del Var sarebbe stata quella di invitare Orsato a far ripetere il calcio di rigore”, ha proseguito nell’analisi Gavillucci.
“Sul fallo di mano il Var avrebbe chiesto a Orsato se avesse valutato o meno il fallo di mano, a quel punto, qualora non l’avesse valutato, l’arbitro avrebbe potuto chiedere di andare al monitor a rivederlo. Io nel fallo di mano ci vedo un po’ di malizia da parte di Mkhitaryan, se involontario il tocco con la mano i pallone cade lì, invece si vede che torna indietro, sembra che gli dia uno schiaffo, quando il pallone tocca la mano cade in perpendicolare”, ha poi aggiunto l’arbitro. “La spiegazione di Orsato? Secondo me lui intendeva dire che dare un vantaggio sul calcio di rigore è difficile, non che il regolamento lo impedisca, ma è naturale che stava spiegando di aver assegnato un calcio di rigore e non una punizione dal limite…ma doveva essere più preciso”. Infine Gavillucci sull’atro episodio che ha visto protagonisti Chiellini e Pellegrini ha detto che era “giusto lasciare la valutazione dal campo, dalla tv non si capisce l’entità del tocco, io quel rigore non lo avrei fischiato”.