La furia di Said Cherrah, acido in faccia a Erba dopo 3 denunce e l’arresto

(Adnkronos) – Tre denunce, un arresto e un provvedimento di divieto di avvicinamento non hanno fermato la furia di Said Cherrah, il giovane di 25 anni di origini marocchine che ha colpito la ex fidanzata di 23 anni gettandole addosso dell’acido cloridrico a Erba, in provincia di Como.  

Dalla fine della breve relazione, durata circa cinque mesi, nel 2022, lui non aveva mai smesso di tormentare la ragazza pedinandola e minacciandola, arrivando anche a danneggiare la sua auto davanti alla caserma dei carabinieri di Erba, dove lei, lo scorso 21 agosto 2023, si era recata per sporgere una nuova denuncia, dopo le altre già presentate. 

In quella occasione il giovane aveva atteso la ragazza fuori dalla caserma con un cric in mano, finendo per essere arrestato per violenza minacce e resistenza a pubblico ufficiale. In sede di convalida dell’arresto, poi, aveva chiesto scusa, spiegando di aver compreso la gravità di quanto accaduto e di essersi pentito. E dopo dieci giorni di reclusione in carcere, ha ottenuto gli arresti domiciliari, tramutati infine in un provvedimento di divieto di avvicinamento.  

Ieri l’ultimo atto della vicenda: il 25enne ha atteso la ragazza fuori dalla ditta dove lei lavora, nella zona industriale di Erba. E quando l’ha vista uscire, alle 14 circa, le ha scaraventato addosso una intera bottiglia di acido muriatico, colpendola al volto e in alcune parti del corpo. Alcune persone presenti hanno chiamato subito i carabinieri e il giovane è stato arrestato in flagranza.  

Questa volta, oltre alle precedenti accuse di atti persecutori, dovrà rispondere anche della violazione del divieto di avvicinamento e del reato di ‘lesioni permanenti al viso’ aggravate dai futili motivi e dal fatto che tra i due ci fosse stata in una relazione. Rischia fino a quattordici anni di reclusione. 

La vittima, trasportata in codice giallo all’ospedale Sant’Anna, ha riportato delle ustioni al volto, ma complessivamente le sue condizioni sono state giudicate meno gravi di quanto fosse apparso sin dall’inizio. 

(Adnkronos)