L’Aquila sarà la capitale italiana della cultura nel 2026. L’annuncio arriva dal ministro Gennaro Sangiuliano nel giorno della proclamazione della città vincitrice scelta da una giuria presieduta da Davide Desario, direttore di Adnkronos. Alba, Agnone, Gaeta, Latina, Lucera, Rimini, Maratea, Treviso e l’Unione dei Comuni Valdichiana Siena le finaliste battute.
“La designazione di L’Aquila a Capitale italiana della Cultura 2026 è una bellissima notizia, non solo per la città e il suo territorio, ma per tutto l’Appennino centrale. Si tratta di un risultato che rende merito all’ottimo lavoro del sindaco Pierluigi Biondi, della sua amministrazione e di una filiera che, a partire dal presidente della Regione Marco Marsilio, in Abruzzo ha dimostrato di essere efficace e vincente”. Lo dichiara il commissario straordinario al Sisma 2016, Guido Castelli.
“Il legame che corre tra l’Aquila e la struttura commissariale che guido è costante e all’insegna di una fattiva collaborazione che trova la sua applicazione nella cabina di coordinamento integrata sisma 2009-2016, che presiedo – sottolinea Castelli – Il capoluogo abruzzese, dopo il terribile sisma del 2009, ha avuto la tenacia e la capacità di rialzarsi in piedi e la designazione odierna è un ulteriore, prestigioso, segnale di rinascita che questa splendida città merita”.
“Sono certo che questo risultato porterà benefici non solo a L’Aquila, ma a tutto l’Appennino centrale – conclude – Questa vasta parte del nostro Paese è rimasta a lungo ai margini dell’agenda nazionale ma oggi, grazie all’attenzione e all’impegno concreto del governo Meloni, la tendenza è stata invertita attraverso l’adozione di una strategia di crescita e sviluppo che mette al primo posto la sicurezza e la sostenibilità”.