Liverpool, auto esplosa: dubbi su matrice terroristica

Gli inquirenti che indagano sull’attentato di domenica, con un’auto esplosa a Liverpool, non escludono che il gesto di Emad al-Swealmeen potesse non avere “un fondamento ideologico o una motivazione politica” e dunque una matrice terroristica. Il timore iniziale era che il bersaglio dell’attentatore fossero le cerimonie nella cattedrale di Liverpool per il Remembrance Sunday, distanti appena 15 minuti a piedi dal luogo in cui è esploso il taxi con a bordo l’attentatore. Ma, riporta il Guardian, la polizia antiterrorismo e il MI5 si starebbero orientando verso l’idea che il bersaglio fosse proprio l’ospedale davanti al quale è avvenuta l’esplosione. La matrice terroristica dell’attacco è stata confermata all’indomani dei fatti, considerate le circostanze, ma secondo fonti vicine alle indagini “è ancora possibile” che gli investigatori non trovino un movente ideologico. 

Swealmeen, nel Regno Unito da sette anni, si era visto respingere una richiesta di asilo nel dicembre 2020. Sette anni prima, in occasione di un precedente rifiuto opposto ad una sua domanda di asilo, l’uomo aveva avuto un problema di salute mentale per il quale era stato internato. Gli investigatori inoltre non credono che l’esplosivo usato domenica fosse il Tatp, un composto instabile utilizzato da un certo numero di attentatori islamisti, in particolare negli attacchi del 7 luglio 2005 al sistema di trasporti di Londra. Restano tuttavia forti preoccupazioni per il fatto che ci sono stati due attacchi in un mese: oltre a quello di domenica, l’uccisione di Sir David Amess, deputato conservatore, avvenuta nel suo collegio elettorale nell’Essex. 

 

(Adnkronos)