(Adnkronos) – Se il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, decidesse di candidarsi alla presidenza di Regione Lombardia nel 2028, voce che circola da un po, la mossa “sarebbe certamente un plus per il centrosinistra, un valore aggiunto”, per questo “il centrodestra deve fare grande attenzione a non sottostimare le possibilità della sinistra” nella gara ai vertici della Regione. Lo dice all’Adnkronos l’ex governatore della Lombardia, Roberto Formigoni.
Il secondo mandato del sindaco Sala scadrà nel 2027, dopo il quale non potrà più ricandidarsi alla guida del capoluogo. I numeri delle ultime elezioni regionali hanno visto l’attuale presidente Attilio Fontana venire riconfermato con il 54,67% dei voti, con il candidato del Centrosinistra, Pierfrancesco Majorino, sostenuto dal Pd, Movimento 5 Stelle, la lista civica Majorino Presidente – Patto Civico e Alleanza Verdi sinistra, staccato di quasi venti punti, al 33,93%.
Resta difficile fare previsioni, “impossibile” secondo Formigoni. Tre anni sono tanti e tutto può cambiare, anche perché quella per la Lombardia è una battaglia “più complicata per le forze della sinistra”. Si tratta di due schieramenti politici “sempre in corsa”, anche se il Centrosinistra governa il capoluogo lombardo da quasi 15 anni, prima con Pisapia e poi con il suo successore Giuseppe Sala. “Sala è al vertice da quasi dieci anni. A Milano sono forti, lo sono meno nelle altre zone” rimarca l’ex presidente lombardo.