Penso che” tra Grillo e Conte “ci siano diverse visioni del Movimento che stanno emergendo. Poi della trattativa tra Grillo e Conte non conosco i dettagli, per cui non so a che punto siano arrivati “. Così Davide Casaleggio, presidente dell’associazione Rousseau, a Radio Capital. Per Casaleggio, “le idee di Conte sul M5S non mi sono ancora chiare e non capisco perché questo fantomatico Statuto sia stato tenuto segreto in questi mesi. Ma non è con uno Statuto che si fa un movimento. Mi sembra più un ‘organizzazione sul modello dei partiti del Novecento più che un movimento”.
“Io ho espresso diverse volte il mio pensiero su come il Movimento si stia trasformando in qualcosa di diverso in questo ultimo anno. Fino ad un anno fa i principi erano ben chiari, oggi meno e per questo ne ho preso le distanze”, ha aggiunto, continuando: “Cosa resta del M5S? Fino ad oggi il simbolo, i principi per adesso sono ancora scritti nello Statuto e nel Codice Etico ma mi sembra che li vogliano riscrivere per cui si vedrà cosa rimarrà del Movimento”.
E ancora: “Il tema dei due mandati è uno dei tre principi che avevamo proposto nel V-Day, ancora prima della nascita del Movimento: due mandati e poi a casa, semplicemente per far partecipare i cittadini alla politica”, spiega Casaleggio, che continua: “Grillo mi sembra che anche ieri abbia ribadito il suo punto di vista sui due mandati, crede fortemente che sia alla base della parte fondativa del M5S”.
Questo, sottolinea quindi il presidente di Rousseau, “è il momento più difficile per il Movimento. Durante quest’anno sono state commesse una serie di violazioni di principi e regole che hanno sempre caratterizzato M5S e che hanno attratto tante persone. Ma se questi principi vengono meno, le persone si disaffezionano”.