M5S, Coltorti: “Zelensky ceda Donbass, Putin non è macellaio”

(Adnkronos) – Una eventuale mozione sulla cessione del Donbass alla Russia e sullo stop all’invio di armi all’Ucraina “la firmerei subito”. Parola del senatore M5S Mauro Coltorti, presidente della Commissione Trasporti di Palazzo Madama. “La richiesta del riconoscimento dell’indipendenza di Donbass e Crimea e dello stato di neutralità dell’Ucraina – dice il senatore conversando con l’Adnkronos – era stata avanzata dalla Russia a inizio conflitto. Se Zelensky avesse accettato, avrebbe evitato uno spargimento di sangue. In Donbass c’è un conflitto dal 2014, una volta entrati i russi hanno messo una ipoteca serissima. La cessione del Donbass sarebbe stata una soluzione molto onorevole. La Crimea, invece, è già russa. Io sono stato in Crimea anni fa, lì parlano russo mica ucraino”. 

“Firmerei subito una mozione sulla cessione del Donbass e sullo stop all’invio di armi, la sosterrei a spada tratta”, insiste Coltorti, che non risparmia critiche all’operato del presidente ucraino: “Non so mica se Zelensky rappresenta la voce della popolazione ucraina: c’è lo stato di guerra, la gente è obbligata a indossare la divisa. Il popolo ucraino potrebbe non essere tutto dalla parte di Zelensky”. Quella in corso in Ucraina, secondo Coltorti, “è una guerra combattuta per interposta persona. Gli Usa vogliono isolare la Russia, noi non abbiamo interessi a far questo e stiamo facendo una politica contraria al raggiungimento della pace”. 

Per il presidente americano Biden, Putin si è reso responsabile di crimini di guerra. “Se questi sono crimini di guerra, anche presidenti Usa li hanno commessi. Penso sia sbagliato definire Putin ‘macellaio’. Ovviamente non lo giustifico. I russi hanno invaso ma per non esasperare i contrasti non si deve offendere il presidente di una nazione come la Russia”, rimarca il senatore grillino, che a proposito della linea adottata dal Movimento chiosa: “Il M5S ha seguito l’onda iniziale, io non avrei mai mandato armi. La nostra Costituzione lo vieta”. (di Antonio Atte) 

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