(Adnkronos) –
Natale Bianchi, 84 anni, è il candidato più anziano alle parlamentarie del Movimento 5 Stelle. Ex prete di Gioiosa Ionica, in Calabria, Bianchi corre per un seggio alla Camera. “Ho dedicato tutta la mia vita al prossimo. Per me la politica è uno strumento per servire il prossimo. Sono stato in Thailandia giovanissimo, sentivo il bisogno di interessarmi dei problemi dell’umanità. Mi sono sempre impegnato nel sociale per aiutare emarginati e categorie svantaggiate”, racconta all’Adnkronos l’aspirante onorevole, mentre sulla piattaforma Sky Vote gli iscritti grillini sono chiamati a scegliere i candidati alle politiche.
Bianchi riconosce che “le probabilità di essere eletto sono minime… Non ho fatto pubblicità, non ho telefonato a nessuno per sponsorizzare la mia candidatura. Essere eletto o no – prosegue – mi lascia indifferente, per me conta proseguire l’impegno della mia vita al fianco degli ultimi”.
“Il M5S, specialmente nella fase iniziale, è stata un’arca di Noè dove c’erano le visioni più eterogenee e contraddittorie, poi si è cominciato a fare chiarezza. Nel Movimento c’era di tutto e di più. Il Movimento era inizialmente un grido di protesta contro il degrado della politica”, spiega l’ex sacerdote, molto legato alla sua terra, la Calabria: “Sono stato ordinato prete nella diocesi di Locri e ho lottato anche per liberarla dalle grinfie della ‘ndrangheta”.
Del leader di Giuseppe Conte, devotissimo a Padre Pio, dice di avere “grande ammirazione”: “Ma la sua religiosità non è la mia, nel mio orizzonte non ci sono i santi, né i miracoli. La mia spiritualità è laica”, rimarca l’ex prete. “Faccio parte delle comunità cristiane di base, da sempre sono molto critico verso la chiesta istituzionale. Quando ero parroco a Gioiosa Ionica affissi un cartello: ‘La chiesa è del popolo'”.
La chiesa però l’ha espulso. “Sono stato espulso da una certa chiesa”, ribatte Bianchi: “La chiesa è più grande del Vaticano, della gerarchia. Attualmente sono un laico in mezzo ai laici, un cittadino in mezzo ai cittadini, che cammina in solidarietà con gli ultimi della terra”.
(di Antonio Atte)