Manageritalia, per dirigenti terziario rinnovo contratto rinviato al 2022 senza costi aggiuntivi

Firmato oggi da Manageritalia e Confcommercio l’accordo che rinvia il rinnovo del contratto al 2022 e al contempo, senza costi aggiuntivi, rimodula e rinforza il welfare e le politiche attive del lavoro, per affrontare con strumenti più affilati la ripartenza del terziario. Un accordo centrato sulle priorità di dirigenti e aziende, che dimostra la vitalità del ccnl dei dirigenti del terziario e la capacità di Confcommercio e Manageritalia d’interpretare il lavoro che cambia. Cinque i punti salienti dell’accordo, che riguarda circa 24mila dirigenti e 8mila aziende, firmato da Mario Mantovani, presidente Manageritalia, e Donatella Prampolini, presidente della commissione sindacale Confcommercio. 

1) La nascita di un sistema bilaterale di politiche attive, alimentato da un contributo di 2.500 euro a carico dell’azienda per ogni dirigente licenziato, destinato alla costruzione di percorsi di supporto alla transizione professionale, in sostituzione del voucher outplacement. 

2) L’attivazione di una piattaforma di welfare aziendale, integrata con i Fondi contrattuali per coprire esigenze sempre più personalizzate, che estende le opportunità fiscali e commerciali anche alle piccole imprese con un solo dirigente. 

3) Il rafforzamento della long term care, che consentirà al fondo sanitario Fasdac d’integrare con servizi e prestazioni di cura la rendita erogata dall’Associazione Antonio Pastore, presente nel contratto dal 2001. 

4) La previsione di una polizza collettiva che copra gli infortuni professionali ed extraprofessionali, come già previsto obbligatoriamente dal contratto, ma con maggiori vantaggi pratici ed economici per aziende e dirigenti.  

5) Una modifica normativa che allinea le disposizioni del preavviso agli altri contratti collettivi. 

Il welfare contrattuale dei dirigenti del terziario è basato su un impianto in continua evoluzione, vitale e riformabile dalla Parti Sociali firmatarie con vantaggi per manager e imprese, anche nei periodi in cui la situazione del Paese non consente d’incrementare le risorse dedicate. Uno strumento di tutela e di gestione che permette di affrontare con maggiore fiducia un periodo che sarà, si spera, di ripresa e di crescita. “L’accordo – osserva Mario Mantovani presidente Manageritalia – siglato valorizza ulteriormente la capacità del Contratto dirigenti del terziario di supportare la professionalità dei manager e la competitività delle aziende utilizzando la leva di un welfare previdenziale, sanitario e occupazionale. L’attenzione riservata anche alle piccole aziende dinamiche e in crescita, che vogliono investire in competenze e managerialità, vuole accelerare il ritorno a un percorso di crescita economica e qualitativa dei nostri settori. Un successo confermato dai numeri, che dal 2008 a oggi hanno visto i dirigenti con il ccnl terziario crescere del 15%, anche negli anni di crisi e nel 2020 (+1,1%), a fronte di un calo del 3% dei dirigenti privati in Italia”. 

“Stiamo ancora vivendo una situazione complicata – dice Donatella Prampolini, presidente della commissione sindacale Confcommercio – che vede le imprese alzare faticosamente la testa. C’erano tutte le premesse per evitare qualsiasi confronto. Invece, con senso di responsabilità entrambe le Parti hanno convenuto che una proroga della vigenza con le novità in materia di welfare contrattuale, outplacement, preavviso, getti le basi per un futuro di contrattazione e relazioni sindacali”. 

“Per supportare – spiega Daniele Testolin, responsabile relazioni sindacali Manageritalia – la forza del nostro contratto opereremo a livello nazionale, ma ancor più locale, con le nostre Associazioni territoriali per portare, nella logica di sindacato a Km0, consulenza e supporto a manager e aziende. Andremo nelle aziende insieme a Confcommercio per aiutarle a tirar fuori il meglio dal contratto e per valorizzarlo, partendo dal fatto che permette di stringere rapidamente rapporti di fiducia, garantisce un ottimo pacchetto di welfare, è sintetico, flessibile e modulabile sulle singole esigenze, permette di inserire dirigenti anche a termine e lascia ampio spazio alla contrattazione individuale e al variabile legato ai risultati raggiunti. Il tutto inserito in un quadro di tutele solide e di definizioni chiare, che riducono quasi a zero i contenziosi. Insomma, è un fattore determinante per aiutare, dirigente e azienda ad affrontare le difficili sfide del momento in sinergia, ponendo le basi per gestire in modo chiaro e semplice i rapporti di fiducia, che legano dirigente e azienda, nell’intero percorso, dall’instaurazione del rapporto fino alla sua conclusione”. 

(Adnkronos)