(Adnkronos) – Nel terzo trimestre 2024 aumenta la crescita del terziario di mercato con un +0.5% (rispetto allo 0,3% del precedente trimestre). Questo incide particolarmente sull’economia complessiva, compensando il calo di altri di altri settori e in particolare dell’industria, per la quale si è accentuata la tendenza recessiva. Lo certifica l’Osservatorio del Terziario di Manageritalia diffuso oggi con la consueta newsletter. Cala invece il fatturato dei servizi di mercato dello 0,3% (+0,2% nel secondo trimestre). In particolare, la congiuntura riguarda soprattutto il commercio all’ingrosso e le attività professionali, mentre l’andamento è positivo negli altri comparti, in particolare trasporto e magazzinaggio (+1%).
La dinamica tendenziale dell’export di servizi di mercato anno su anno (ultimi dati riferiti al secondo trimestre 2024 rispetto al 2023) segna un notevole +10%, e addirittura un +30% rispetto al trimestre precedente, grazie in special modo alle performance positive del settore di trasporto e magazzinaggio (+67%), attività professionali (+10%) e informazione e comunicazione (+8%).
A novembre 2024, il clima di fiducia dell’insieme delle imprese nei servizi, misurato dall’Istat, conferma una tendenza al peggioramento a livello più basso degli ultimi due anni, segnalato anche dall’indice globale S&P dopo il parziale recupero dei mesi estivi. Se la dinamica prezzi resta moderata a livello aggregato (1,2% tendenziale a ottobre-novembre), l’inflazione dei servizi si mantiene più elevata con un valore medio di 2,8% nei mesi di ottobre e novembre, trainata in particolar modo dalle “attività artistiche e cura alla persona” e dai servizi di trasporto.
Nel terzo trimestre, prosegue il trend di crescita delle unità di lavoro, raggiungendo un livello record mai toccato sinora. A contribuire, sia il lavoro dipendente che quello indipendente, anche se il primo, cresciuto molto nella fase di recupero occupazionale post-crisi, ha segnato nell’ultimo trimestre un maggiore rallentamento. Sugli scudi le attività professionali, (1,2% congiunturale e 4,7% rispetto al 2023). Bene anche il settore del commercio, trasporto e ristorazione (+0,9%). Al contrario quello dei servizi di comunicazione e informazione conferma e accentua (-1,5%) l’inversione di tendenza negativa già emersa nel trimestre precedente, con un andamento piuttosto preoccupante.
“Non vi sono dubbi – commenta Marco Ballarè, presidente Manageritalia – che l’economia sia in una fase debole. La tenuta e crescita del terziario, nella sua componente di mercato è confortante, ma questo non basta. Il Paese ha bisogno di un terziario e una manifattura forti. Questi settori sono, infatti, sempre più sinergici e incidono sulla competitività l’uno dell’altro. Interessante il dato sulla crescita dell’export, che deve rafforzare gli investimenti da parte di tutti su questo settore”.
“Auspichiamo quindi – afferma – una maggiore attenzione del Governo con una politica economica di sostegno per i settori in crisi e al tempo stesso di valorizzazione per i tanti segmenti del terziario in salute, perché possono crescere ulteriormente e sostenere l’economia nazionale. Attenzione che va data anche a quelle aziende più competitive e presenti in settori ad elevato valore aggiunto che grazie a competenze e managerialità possono, crescendo ulteriormente, supportare uno sviluppo di qualità anche in termini di posti di lavoro e retribuzioni”.