“Desidero rendere omaggio al sacrificio di 262 minatori, tra cui 136 italiani, che sessantacinque anni or sono persero la vita nella tragedia di Marcinelle”. Inizia così il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 65° anniversario della tragedia di Marcinelle e della 20ª Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo.
“Ricorre quest’anno anche il settantacinquesimo anniversario dalla stipula dell’Intesa Italo-Belga per l’approvvigionamento di carbone all’Italia distrutta dalla guerra. Dalle criticità di tale accordo, e da tragici eventi come quelli che si verificarono al Bois du Cazier, l’Europa ha appreso l’importante lezione di dover porre diritti e tutele al centro del processo di integrazione continentale. Oggi viviamo una nuova fase di ripresa e ripartenza. L’Unione Europea – edificata sulla base di valori condivisi e di norme e istituzioni comuni – ha saputo trovare in sé energie per aiutare i popoli degli Stati membri nel difficoltoso cammino di uscita dalla pandemia. Gli ambiziosi traguardi che ci siamo prefissati nei piani di rilancio e resilienza non potranno essere raggiunti senza un responsabile sforzo, individuale e collettivo. Quella responsabilità esercitata dai tanti lavoratori italiani che hanno percorso le vie del mondo”, afferma Mattarella.
“Il mio pensiero più rispettoso e la vicinanza della Repubblica vanno oggi innanzitutto ai familiari di quanti hanno perso la vita sul luogo di lavoro, emblematicamente rappresentati dai parenti delle vittime di Marcinelle. Possa questo messaggio raggiungere altresì tutti i nostri connazionali che si trovano all’estero per ragioni professionali, con sentimenti di viva riconoscenza per il loro contributo e il loro impegno”, conclude il presidente.