Edoardo Franco è il vincitore di MasterChef Italia 12. Sul podio, protagonisti della finalissima con il trionfatore, Thi Hue Dihn e Antonio ‘Bubu’ Gargiulo. Quarto classificato Mattia Tagetto, eliminato al termine del primo episodio della serata. Edoardo Franco, 26enne di Varese, è entrato a MasterChef come disoccupato. Ha vissuto anche in Germania dove lavorava come rider per un servizio di delivery prima di decidere, a causa anche di svariate disavventure sul lavoro, di licenziarsi per dedicarsi alla sua reale passione.
Con la vittoria nello show di Sky, Franco si aggiudica 100.000 euro in gettoni d’oro, la possibilità di pubblicare il proprio primo libro di ricette grazie alla casa editrice Baldini+Castoldi, l’accesso a un prestigioso corso di alta formazione presso Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana, e la partecipazione al Workshop di Masterchef Academy creato in collaborazione con Destination Gusto.
Nel corso dell’ultima decisiva prova, i finalisti hanno potuto presentare il proprio menù ideato, sviluppato e realizzato in completa autonomia. Il risultato sono stati tre menù estremamente personali, in grado di raccontare le vite e le storie dei tre ragazzi, ma anche tutta la loro crescita vissuta grazie a MasterChef Italia, dall’arrivo timido ma promettente ai Live Cooking fino alla grintosa, emozionante e spettacolare finalissima.
Nel descrivere il suo menù dal titolo ‘Tutto mondo’, ispirato dal titolo del murale realizzato da Keith Haring, il vincitore Edoardo dice: “Per me il cibo deve unire e non dividere, il mio intento è quindi quello di mettere d’accordo tutti e tre i giudici con un menù di sapori pensati per gli abitanti di tutto il mondo. I miei piatti sono il frutto delle mie esperienze e dei miei incontri passati, che si fondono con la mia creatività”.
L’antipasto è un tributo alla terra e all’origini della cucina, un mix di sapori inusuali, che riservano una sorpresa al commensale: si chiama Medievale ma non troppo, è una barbabietola acidula ripiena di paté di fegatini di piccione, intruglio medievale, latticello e porro fritto, accompagnato da infuso alla barbabietola e aneto. A seguire, il primo – Ravioli kebab – è la sua reinterpretazione del kebab: una polpetta di agnello speziato dentro un fagottino di pasta all’uovo servito con salsa all’albicocca e foglie di carota. La seconda portata è Capesante al curry: il connubio inusuale tra le capesante, dolci e delicate, e il curry, speziato e profumato, con l’aggiunta di maionese al corallo e coriandolo fritto. Infine il dessert, Matrimonio in bianco, una finta mousse di cocco con cremoso di liquirizia e arancia e inserto di maracuja: pur con qualche piccolo problema nel corso della cucinata, il risultato è stato, secondo i giudici, davvero ottimo.
A inizio serata è arrivata l’ultima grandissima ospite di questa stagione, la geniale chef tristellata Clare Smyth, icona della cucina di origine irlandese che ha ribaltato le regole del “Fine dining” e allieva di Gordon Ramsey. La chef, accolta per gli ultimi Mystery Box e Invention Test di stagione, ha rivoluzionato anche le regole ai fornelli di MasterChef: per Mattia le prove si sono rivelate fatali, e il 37enne di Bolzano, gestore di una enoteca, ha dovuto togliere il grembiule consolato dagli abbracci degli altri tre finalisti.