Torna in scena il pranzo di ‘Villa Grande’. Dopo il lunch dello scorso mercoledì con Matteo Salvini e Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi apparecchia per sedici nella sua nuova residenza-ufficio romana, dove ha vissuto per anni il suo amico Franco Zeffirelli. L’occasione è un confronto tra Lega e Fi, il cosiddetto centrodestra di governo (allargato anche ai capigruppo), sulla manovra e la partita del Colle.
Al tavolo oltre al Cav e al numero uno di via Bellerio, siedono i sei ministri, (gli azzurri Renato Brunetta, Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna, i leghisti Giancarlo Giorgetti, Erika Stefani, Massimo Garavaglia) i quattro capigruppo, i forzisti Anna Maria Bernini e Paolo Barelli, e Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo del Carroccio. A fare gli onori di casa il presidente di Fi accompagnato dalla fidanzata, la deputata Marta Fascina. Presenti pure il coordinatore nazionale del partito Antonio Tajani e la senatrice Licia Ronzulli, responsabile dei rapporti con gli alleati di Fi. Tra gli ospiti anche Gianni Letta, da sempre braccio destro di Berlusconi e suo ambasciatore al Quirinale.
Si parte con l’aperitivo analcolico e gnocco fritto, che sono il piatto di antipasto. Doppia opzione per il primo: l’evergreen della cucina romana, la ‘Cacio e pepe’ alternativa al riso konjac, il riso senza carboidrati di cui è sponsor Berlusconi, già proposto agli alleati lo scorso 20 ottobre, nella versione allo zafferano. Il secondo è di carne: carpaccio e contorno di verdure. Per dessert stavolta niente pere cotte ma cheesecake e mousse al cioccolato. Ai fornelli della ex Villa Zeffirelli la coppia storica di casa Berlusconi, Matilde e Adelmo, mentre ad Arcore sono rimasti Paolo e Davide e lo chef Michele, balzato agli onori della cronaca negli anni passati per il menu tricolore, segue il Milan, curando il regime alimentare dei rossoneri.