(Adnkronos) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa all’aeroporto di Lampedusa dopo la visita all’hotspot e al molo dell’isola. “La presidente von der Leyen ha subito accolto l’invito a venire a Lampedusa. Ma io non considero questo un gesto di solidarieta dell’Ue ma un gesto di responsabilità del’Ue verso se stessa, perché questi sono i confini dell’Italia ma anche dell’Europa. Siamo di fronte a una portata tale di flussi che se non lavoriamo insieme sul contrasto dei migranti irregolari i numeri travolgeranno prima gli stati frontiera e poi tutti gli altri”, ha detto la premier.
“E’ un problema che inevitabilmente coinvolge tutti e va affrontato da tutti e la presenza di von der Leyen è un segnale di consapevolezza”, ha aggiunto continuando: “La presidente von der Leyen ha ritardato la sua partenza per New York per essere qui oggi”.
“Confermo che nel Consiglio dei ministri di domani porteremo la norma per estendere al massimo consentito alle regole europee il trattenimento ai fini del rimpatrio di chi arriva irregolarmente in Italia, raccomandando al Ministero della Difesa di attivarsi immediatamente per realizzare queste strutture che sono necessarie”, ha detto ancora Meloni, che ha aggiunto: “Servono soluzioni serie, complesse, durature e che tutti lavorino nella stessa direzione. Non avrebbe senso che una parte si impegna per trovare soluzioni e un’altra parte che per ragioni ideologiche si impegna per smontarle”.
“Continuo a dire – ha sottolineato ancora – che di fronte ai flussi di migranti irregolari non risolveremo mai il problema parlando di redistribuzione. L’unico modo di affrontare seriamente il problema è fermare le partenze illegali. Questo è quello che ci chiedono i cittadini ma anche i rifugiati”.
Per Meloni, “servono strumenti più efficaci di rimpatrio dei migranti illegali che vengano messi in campo dall’Unione europea e non dai singoli stati nazionali”. “Credo anche, e ne parleremo in settimana, che un maggiore coinvolgimento delle Nazioni Unite sia assolutamente necessario”, ha aggiunto.
Parlando di soluzioni, la premier ha citato “le proposte che l’Italia porta avanti dall’insediamento del nuovo governo, sui cui abbiamo trovato un lavoro comune con la presidente della Commissione europea”. E ha parlato di “accordi strutturali con i Paesi del Nord Africa per fermare le partenze e anche per evitare il dramma delle morti in mare” ma anche di “lotta più incisiva contro i trafficanti di esseri umani, anche uniformando le legislazioni dei paesi coinvolti, e abbiamo organizzato la Conferenza su sviluppo e migrazioni anche per lavorare su questo fronte” e “quote di immigrazione legale concordate soprattutto con i Paesi che collaborano al contrasto della migrazione illegale” oltre a una “efficace missione europea navale per contrastare gli scafisti e le partenze irregolari” e infine “strumenti più efficaci di rimpatrio dei migranti illegali che vengano messi in campo dall’Unione europea e non dai singoli stati nazionali”.
Meloni ha poi voluto “ringraziare i cittadini di Lampedusa, persone che sono molto responsabili, persone molto belle. Mi ha fatto piacere avere occasioni di incontrarli e parlare con loro, ci siamo impegnati a render le loro condizioni sull’isola migliori. Lo abbiamo già fatto con un investimento di 45 milioni di euro per Lampedusa”.
“Ho sempre ritenuto che i percorsi di gestione dei migranti dovessero essere diversi, tra gli uomini soli in età da lavoro, e i minori con meno di 14 non accompagnati e le mamme”, ha detto ancora, aggiungendo: “Il tema dei minori under 14 anni e delle donne va trattato a parte”.
“La migrazione è una sfida europea che ha bisogno di una risposta e di una soluzione europea. Ed è con azioni concrete, con solidarietà e unità, che possiamo portare a cambiamenti. Per questo, l’Italia – ha detto in italiano von der Leyen nel suo intervento – può contare sull’Unione europea”.
“E’ necessario offrire una risposta coordinata, all’emergenza dei migranti, da parte delle autorità italiane ed europee. Abbiamo un obbligo, come parte della comunità internazionale. Lo abbiamo fatto in passato, lo facciamo oggi e lo faremo in futuro. Ma saremo noi a decidere chi entrerà nell’Unione europea e in che modalità, non i trafficanti di essere umani”, ha affermato ancora la presidente della Commissione Ue.
La presidente von der Leyen ha quindi presentato oggi a Lampedusa un piano di azione in dieci punti per sostenere l’Italia nell’affrontare l’emergenza dei migranti, anticipando fra l’altro una missione della vice Presidente Schinas nei Paesi di provenienza dei migranti, nel quadro dello sforzo, definito dal terzo punto del piano, di operare per il veloce ritorno dei migranti che non hanno diritto all’asilo nei loro Paesi. La missione di Margaritis Schinas avrà quindi come obiettivo quello di parlare con i rappresentanti dei Paesi di origine dei flussi migratori per assicurare la loro cooperazione su questo fronte.
(dall’inviata Elvira Terranova)