(Adnkronos) – “Non è arrivata alle nostre autorità nessuna comunicazione di emergenza da Frontex. Noi non siamo stati avvertiti del fatto che questa imbarcazione rischiava il naufragio. La rotta non è coperta dalle organizzazioni non governative e quindi nulla con questa vicenda hanno a che fare i provvedimenti del governo sulle Ong”, ha spiegato ai cronisti la premier Giorgia Meloni, rispondendo ad Abu Dhabi a una domanda sulla tragedia dei migranti a Cutro.
“Mi chiedo – ha continuato Meloni – se in questa nazione ci sia davvero qualcuno che in coscienza ritiene che il governo volutamente abbia fatto morire oltre 60 persone tra cui bambini. Vi chiedo, guardandovi negli occhi, se qualcuno di voi pensa che il governo italiano potesse salvare 60 persone tra cui un bambino di circa 3 anni e non lo ha fatto. Vi prego, cerchiamo di essere seri”.
“La lettera del sindaco di Crotone non l’ho letta tutta, l’ho vista adesso. Posso dire questo: sono rimasta un po’ colpita dalle ricostruzioni che ho letto in questi giorni. Quello che sappiamo noi – ha continuato la premier – è quello che avete sentito dal sottosegretario Mantovano su questa vicenda. Queste persone non erano nella condizione di essere salvate da qualcuno che non ha voluto salvarle, come purtroppo, mi pare, qualcuno vuole raccontare”.
“Se andrò a Cutro? Già da qualche giorno ho valutato qualcosa di più, cioè di celebrare il prossimo Consiglio dei ministri a Cutro sul tema dell’immigrazione”, ha poi affermato la premier.
“Penso che il modo migliore per onorare quelle vittime sia impedire che accada ancora, questo deve fare un governo serio. Ho sentito che la Meloni scappa, la Meloni non va… Leggo ricostruzioni che mi sembrano surreali. Il governo è andato in Calabria il giorno stesso in cui questa tragedia è accaduta: il governo sono io. E’ andato il ministro Piantedosi, dopodiché è andato anche il Presidente della Repubblica che rappresenta tutte le istituzioni, a meno che qualcuno non ritenga che la Presidenza della Repubblica sia in competizione con il governo… Le istituzioni sono state presenti anche per esprimere il proprio cordoglio”, ha rimarcato.
“Continueremo a fare tutto quello che possiamo per impedire che il lavoro degli scafisti continui a mettere a repentaglio le vite umane. Stamattina qui con Mohammed bin Zayed ho parlato di immigrazione, di come favorire flussi legali impedendo flussi illegali, di come fermare una tratta vergognosa e cinica che mette a repentaglio le vite delle persone. E credo non sia passato un solo giorno nel quale non mi sono occupata di questa materia”, ha quindi detto ai cronisti dopo l’incontro con il presidente degli Emirati arabi uniti.