Milano City Studios da record, Baccuini: “Polmone per mercato italiano e internazionale”

Era il 24 giugno dell’anno scorso quando, lasciati alle spalle i mesi più duri della pandemia, a Porta Nuova aprivano i battenti i Milano City Studios, un modello di location per la produzione di contenuti digitali, eventi, spot pubblicitari e riprese cine-televisive. Una ‘nuova Hollywood’, novità assoluta in Italia, con oltre 20mila mq per riprese ed eventi indoor e outdoor. Una scommessa che oggi si è rivelata vincente, visto che in un anno di attività, gli Studios sono stati ‘occupati’ per 534 giornate di produzione, con 91 le case di produzione che hanno scelto i suoi spazi. A monte, un business plan strutturato da Andrea Baccuini, partner e ceo di Big Spaces, società di venue management che individua e gestisce spazi di eccellenza e un accordo con Coima, l’Sgr che ha in gestione i fondi di Portanuova.  

“E’ un successo inaspettato, chiudiamo l’anno in utile, abbiamo prodotto denaro – spiega all’Adnkronos Baccuini -. I punti interrogativi sulla pandemia erano tantissimi, il mercato ora sa che esiste un nuovo polmone a Milano in grado di generare business e dare una risposta internazionale”. A trainare la corsa sono stati soprattutto gli spazi outdoor che hanno risentito meno dei limiti e degli impedimenti connessi alla diffusione del Covid. Sono state 91 le case di produzione e le realtà aziendali (di cui 65 italiane e 26 straniere) che, dall’automotive alla moda, dal food&beverage al pharmacare, nei mesi passati hanno scelto gli Studios per il lancio internazionale di nuovi prodotti e la realizzazione di shooting pubblicitari, produzioni tv e cinematografiche, eventi digitali, installazioni, pop-up e temporary store. Due su tutti Audi e Netflix, che ha ambientato una gran parte delle riprese in esterna della serie ‘Zero’.  

“Le realtà internazionali sono motore di economia e lavoro ed è da tenere in considerazione – rimarca Baccuini – ci auguriamo che a prescindere da chi verrà eletto a Milano non si dimentichi questo aspetto”. Incoraggianti anche i segnali dal fronte occupazionale, con circa 3.800 le persone che nel corso dell’anno hanno lavorato alla produzione di eventi e contenuti all’interno degli Studios. “L’euforia post Covid sta portando tutti a ricominciare a organizzare degli eventi live delle occupazioni indoor, che fino a poco tempo fa erano impossibili e non autorizzati – rimarca Baccuini -. Ora si aggiungerà anche il mercato degli eventi e del fieristico che sta ripartendo con un’euforia molto forte. Abbiamo già diverse prenotazioni importanti. A settembre, inoltre, la moda e il Salone del Mobile ci vedranno sicuramente protagonisti, per non parlare di tutta la produzione televisiva e pubblicitaria”. 

Un segnale importante arriva anche da Anica, Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali, che ha da poco annunciato la nascita di una Academy con l’obiettivo di formare figure altamente specializzate per il settore degli audiovisivi, in risposta alla crescente richiesta di profili di elevata competenza. “Adesso la conferma è che si può fare – evidenzia Baccuini – abbiamo un ruolo e non è marginale ma importante. Come landing area abbiamo certificato la possibilità di essere dei protagonisti di questo settore”. 

(Adnkronos)