Morte Raisi, inchiesta su incidente. Iran in lutto, oggi funerali

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Si svolgeranno oggi a Tabriz i funerali di Ebrahim Raisi. La Guida Suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha proclamato cinque giorni di lutto in Iran per la morte del presidente. Raisi è morto nell’incidente che ha coinvolto l’elicottero su cui viaggiava domenica. Il suo corpo, insieme a quello delle altre 7 vittime dello schianto – tra cui il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian, il governatore dell’Azerbaigian orientale Malek Rahmati, il maggiore generale Seyed Mehdi Mousavi, capo della squadra di sicurezza del presidente, l’ayatollah Mohammad Ali Al-Hashem – sono stati recuperati e portati a Tabriz, nell’Iran nordoccidentale.  

Il capo di Stato maggiore dell’Iran, Mohammad Bagheri, ha ordinato un’inchiesta per chiarire le cause dello schianto dell’elicottero. Secondo l’agenzia iraniana Isna, Bagheri ha ordinato “a una commissione di alto rango di avviare un’indagine sulle cause. La Russia dal canto suo si è dichiarata disponibile a fornire assistenza all’Iran nelle indagini, ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Sergei Shoigu, ex ministro della Difesa. Sullo sfondo, le informazioni diffuse dai media di Teheran, che attribuiscono la tragedia ad un imprecisato “guasto tecnico”. 

Si scaglia contro gli Stati Uniti l’ex capo della diplomazia iraniana Mohammad Javad Zarif, che punta il dito contro le sanzioni. “Uno dei responsabili dietro alla tragedia di ieri sono gli Stati Uniti che – ha detto Zarif in un’intervista televisiva rilanciata da Iran International – con le loro sanzioni impediscono all’Iran di ottenere componenti essenziali nel settore dell’aviazione”. 

 

Da oggi a giovedì una lunga serie di riti funebri accompagnerà il presidente fino alla sepoltura nella sua città natale a Mashad, nel nord-est della Repubblica islamica. Secondo quanto riferito dall’agenzia Tasnim, citando il vice presidente e responsabile del ‘comitato per i funerali dei martiri’, Mohsen Mansouri, cerimonie funebri in onore di Raisi si terranno domani mattina a Tabriz, nel pomeriggio a Qom e in serata a Teheran. Mercoledì sono previsti i funerali nella capitale alla presenza di Ali Khamenei, mentre giovedì mattina si terrà un’altra cerimonia a Birjand, nel Khorasan meridionale. Successivamente si svolgerà il rito della sepoltura del presidente nel santuario dell’Imam Reza a Mashad. 

 

Il velivolo è precipitato a 20 km dal confine con l’Azerbaigian e si sarebbe “schiantato contro la cima di una montagna”, secondo quanto hanno riferito media statali iraniani. La tv di Stato iraniana ha annunciato ufficialmente all’alba di ieri la morte di Raisi e del ministro degli Esteri, Hossein Amir-Abdollahian definendoli “martiri” e diffondendo uno screenshot delle riprese video effettuate all’interno dell’elicottero prima che si schiantasse. Anche l’agenzia di stampa iraniana Mehr ha riferito che tutti i passeggeri a bordo del velivolo “sono stati martirizzati”.  

L’annuncio dell’emittente è arrivato dopo una serie di comunicazioni filtrate nelle ultime ore. A sgombrare il campo dai dubbi è stato Pir Hossein Kolivand, capo della Mezzaluna rossa: “Con la scoperta del luogo dell’incidente, non sono stati individuati segni di vita tra i passeggeri dell’elicottero”. Il mezzo, ha spiegato, è stato completamente avvolto dalle fiamme dopo lo schianto. 

Nell’emergenza Khamenei ha nominato il primo vicepresidente, Mohammad Mokhber, presidente facente funzioni. Ali Bagheri Kani è stato invece nominato ministro degli Esteri dell’Iran. Già vice di Hossein Amir Abdollahian, era stato capo negoziatore per il programma nucleare di Teheran. In passato aveva anche ricoperto l’incarico di capo del Consiglio supremo per i diritti umani della Repubblica Islamica. 

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