Con sette film americani, sei italiani (un record) e dieci del resto del mondo, per un totale di 23 titoli in Concorso, al via l’edizione numero 80 della Mostra del Cinema di Venezia, in programma al Lido da domani mercoledì 30 agosto a sabato 9 settembre. Biopic, migranti, razzismo, adolescenza sono alcuni dei temi proposti, dove non mancano anche i vampiri, i mostri, la questione climatica e il dibattito sul gender.
Privata di tante star di Hollywood a causa dello sciopero degli sceneggiatori e degli attori, Venezia 80 potrebbe rischiare di essere esposta alle critiche dopo aver selezionato registi controversi, presi di mira dalle accuse di violenza sessuale, come Roman Polanski (non sarà al festival) e Woody Allen (che tornerà al Lido dopo molti anni di assenza). Il più antico dei festival cinematografici, che funge da trampolino di lancio per Hollywood prima della stagione dei premi Oscar, sarà il primo grande evento a subire il peso dello storico sciopero che sta paralizzando il cinema americano.
Nella corsa al Leone d’Oro ci saranno, tuttavia, registi come David Fincher, Sofia Coppola, Pablo Larraín, Michael Mann, Luc Besson, Yorgos Lanthimos, Matteo Garrone, Saverio Costanzo, Ava DuVernay, Ryûsuke Hamaguchi (Oscar per ‘Drive My Car’) e Bradley Cooper (anche attore). Fuori concorso saranno proiettati i nuovi lavori di Wes Anderson, Richard Linklater, Liliana Cavani, Harmony Korine, Luca Barbareschi, così come di Woody Allen (che tornerà a Venezia dopo diversi anni di assenza) e Roman Polanski, presenze che probabilmente porteranno in dote anche polemiche.
Nella sezione ufficiale del Concorso tra i film più attesi ci sono ‘Ferrari’ di Michael Mann (nel cast Adam Driver, Penélope Cruz, Shailene Woodley, Gabriel Leone, Patrick Dempsey, Jack O’Connell), ‘Maestro’ di Bradley Cooper (dedicato alla vita del direttore d’orchestra Leonard Bernstein, con Carey Mulligan, lo stesso Cooper, Matt Bomer, Maya Hawke, Sarah Silverman, Josh Hamilton, Scott Ellis, Sam Nivola, Alexa Swinton, Miriam Shor), e ‘Priscilla’ di Sofia Coppola (con Cailee Spaeny, Jacob Elordi, Dagmara Dominczyk), sulla moglie del re del rock Elvis Presley.
In programma poi: ‘Origin’ di Ava Duvernay (con Aunjanue Ellis-Taylor, Jon Bernthal, Vera Farmiga, Niecy Nash-Betts, Audra McDonald, Nick Offerman, Connie Nielsen); ‘The Killer’ di David Fincher (con Michael Fassbender, Arliss Howard, Charles Parnell, Gabriel Polanco, Kerry O’Malley, Emiliano Pernía, Sala Baker, Sophie Charlotte, Tilda Swinton); ‘Memory’ di Michel Franco (con Jessica Chastain, Peter Sarsgaard, Brooke Timber, Merritt Wever, Elsie Fisher, Jessica Harper, Josh Charles).
Al Lido altri lavori di registi molto affermati sono: ‘Poor Things’ del regista greco Yorgos Lanthimos (con Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssef, Christopher Abbott, Suzy Bemba, Jerrod Carmichael, Kathryn Hunter, Vicki Pepperdine, Margaret Qualley, Hanna Schygulla); ‘El Conde’ del regista cileno Pablo Larraín (con Jaime Vadell, Gloria Münchmeyer, Alfredo Castro, Paula Luchsinger), con un Augusto Pinochet vampirico. Dalla Francia arriveranno ‘Dogman’ di Luc Besson (con Caleb Landry Jones, Jojo T. Gibbs, Christopher Denham, Clemens Schick, Grace Palma), ‘La Bête’ di Bertrand Bonello (con Léa Seydoux, George MacKay), ‘Hors-Saison’ di Stéphane Brizé (con Guillaume Canet e Alba Rohrwacher).
I sei titoli italiani in Concorso sono: “Comandante”, diretto da Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino, a cui toccherà l’onore di essere proiettato in apertura del Festival nella Sala Grande del Palazzo del Cinema mercoledì 30 agosto; “Io, capitano” di Matteo Garrone con Seydou Sarr e Moustapha Fall, una fiaba omerica che racconta il viaggio avventuroso di due giovani che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa; “Lubo” di Giorgio Diritti, con Franz Rogowski e Valentina Bellè; “Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo con Lily James, Willem Defoe, Joe Keery e Alba Rohrwacher, ambientato nella Cinecittà degli anni Cinquanta; “Enea”, opera seconda di Pietro Castellitto, anche interprete al fianco di Benedetta Porcaroli; “Adagio” di Sergio Sollima, una storia di vendetta e redenzione con Toni Servillo, Adriano Giannini, Valerio Mastandrea e Favino.
Completano il Concorso dell’80esima edizione della Mostra veneziana: ‘Bastarden (The Promised Land)” del regista danese Nikolaj Arcel (con Mads Mikkelsen, Amanda Collin, Simon Bennebjerg, Melina Hagberg, Kristine Kujath Thorp, Gustav Lindh); ‘Aku wa sonzai shinai (Evil does not exist)’ del giapponese Ryûsuke Hamaguchi (con Hitoshi Omika, Ryo Nishikawa, Ryuji Kosaka, Ayaka Shibutani); ‘Zielona granica (The green border)’ della regista polacca Agnieszka Holland (con Jalal Altawil, Maja Ostaszewska, Tomasz Włosok, Behi Djanati Atai, Mohamad Al Rashi, Dalia Naous); ‘Die theorie von allem’ del tedesco Timm Kröger (con Jan Bülow, Olivia Ross, Hanns Zischler, Gottfried Breitfuss, David Bennent, Philippe Graber); ‘Kobieta Z… (Woman of)’ della regista polacca Małgorzata Szumowska e del suo collaboratore di lunga data Michał Englert (con Małgorzata Hajewska-Krzysztofik, Joanna Kulig, Bogumila Bajor, Mateusz Wieclawek); ‘Holly’ del regista belga Fien Troch (con Cathalina Geraerts, Felix Heremans, Greet Verstraete, Serdi Faki Alici, Els Deceukelier).
“La sociedad de la nieve”, diretto dal regista spagnolo J.A. Bayona (“The Orphanage”, “The Impossible”) sarà il film di chiusura fuori Concorso: il racconto di un’epica vicenda di sopravvivenza in condizioni estreme sarà proiettato in prima mondiale sabato 9 settembre, lo stesso giorno delle premiazioni.
I Leoni d’Oro alla carriera saranno assegnati alla regista italiana Liliana Cavani e all’attore di Hong Kong Tony Leung Chiu-wai. Per l’occasione Cavani presenterà fuori concorso “L’ordine del tempo”, il suo nuovo film liberamente ispirato all’omonimo libro di Carlo Rovelli (Adelphi).
L’assegnazione del Leone d’oro e degli altri premi spetterà alla giuria internazionale presieduta dal regista statunitense Damien Chazelle. Gli altri giurati sono: Saleh Bakri, attore; Jane Campion, regista; Mia Hansen-Løve, regista; Gabriele Mainetti, regista; Martin McDonagh, regista; Santiago Mitre, regista; Laura Poitras, documentarista; Shu Qi, attrice e modella. La regista francese Alice Diop e il regista italiano Jonas Carpignano, sono chiamati rispettivamente a presiedere le giurie del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” e della sezione “Orizzonti”.
E’ l’attrice italiana Caterina Murino la madrina dell’edizione 2023 del Festival di Venezia: sarà lei ad aprire la kermesse sul palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido in occasione della cerimonia di inaugurazione il 30 agosto e sarà sempre lei a presentare anche la cerimonia di chiusura sabato 9 settembre, in occasione della quale saranno consegnati i premi.
(dall’inviato Paolo Martini)