Mostro di Firenze, svolta possibile con nuove tecniche Dna? L’interrogazione a Piantedosi

(Adnkronos) – Il caso del Mostro di Firenze torna in Parlamento. A 39 anni dall’ultimo duplice omicidio compiuto dal killer delle coppiette che ha seminato il terrore nelle campagne toscane tra la fine degli anni ’70 e la metà degli anni ’80, viene chiesto al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di adoperarsi affinché le ultime, sofisticate tecnologie in materia di genealogia del Dna vengano utilizzate per risalire all’identità dell’assassino, in modo da scrivere il capitolo finale di una intricatissima vicenda giudiziaria ancora avvolta nel mistero.  

In un’interrogazione presentata al titolare del Viminale, la deputata del M5S Stefania Ascari – componente della Commissione parlamentare sul femminicidio – ricorda come nel 1985, durante le indagini sull’ultimo delitto attribuito al Mostro di Firenze a Scopeti, sia stato trovato un Dna sconosciuto sui pantaloni della coppia di francesi Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot, ultime vittime del serial killer. “Recentemente, tecniche avanzate di genealogia genetica hanno permesso di risolvere numerosi cold cases negli Stati Uniti, inclusa l’identificazione del Golden State Killer”, spiega Ascari, evidenziando che “queste tecniche, attraverso il confronto dei dati genetici non elaborati (raw data), permettono di risalire fino ai cugini di quinto grado, facilitando così l’identificazione di parenti e, di conseguenza, del colpevole”. 

La genealogia genetica, osserva la deputata pentastellata, “non è stata ancora utilizzata in Italia per il caso del Mostro di Firenze”, nonostante l’adozione di tali tecniche sia potenzialmente in grado di fornire “nuove piste investigative e risolvere definitivamente uno dei casi più noti e irrisolti della criminologia italiana”. Questa tecnica “potrebbe essere utile non solo per il caso citato del Mostro di Firenze ma risolvere anche molti altri casi, come, ad esempio, quello dell’unabomber friulano”, si legge ancora nel testo dell’interrogazione, che l’Adnkronos ha potuto visionare. 

Ascari chiede dunque se il ministro Piantedosi “sia a conoscenza delle recenti scoperte e delle nuove tecniche di genealogia genetica applicate ai cold cases e se intenda avvalersi di queste tecniche avanzate per il caso del Mostro di Firenze”. A Piantedosi viene chiesto “quali iniziative intenda adottare per predisporre i raw data del Dna trovato a Scopeti e confrontarli con i database genetici disponibili”. Si domanda, inoltre, “se siano previste collaborazioni con esperti internazionali per implementare al meglio queste nuove tecniche investigative in Italia” e, infine, “quali ulteriori misure il Ministro ritenga necessarie per supportare le indagini e garantire giustizia alle vittime e alle loro famiglie”. 

Per Ascari “è importante continuare a indagare perché tanti sono gli aspetti misteriosi di questa vicenda criminale e una piena verità storica e giudiziaria non è ancora stata accertata”, dice la parlamentare 5 Stelle all’Adnkronos. “Dopo decenni – conclude – ci sono ancora famiglie che aspettano delle risposte e hanno il diritto di ottenere verità e giustizia”. 

(di Antonio Atte) 

(Adnkronos)