(Adnkronos) –
Mustafa è un ragazzo di 23 anni che sei anni fa ha lasciato il suo paese, Guinea Conakry, ed è arrivato in Italia: una storia apparentemente simile a quella di tanti ragazzi africani che affrontano un lungo viaggio in cerca di un futuro migliore. Mustafa ci prova, ma non riesce a integrarsi: vive in clandestinità, senza un’identità, senza una casa e senza un lavoro.
Lo scorso giugno viene trovato a Milano in stato confusionale e in precarie condizioni igieniche e viene accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda: dalla sensibilità dei medici del Centro di etnopsichiatria e dalla necessità di dare un’identità al giovane, è iniziata una stretta collaborazione tra l’ospedale, l’Ufficio immigrazione della questura di Milano e il consolato della Guinea.
Un lavoro corale che ha permesso, con non poche difficoltà, di rintracciare la famiglia del 23enne che lo riteneva morto: dopo averlo cercato per anni i genitori avevano perso le speranza. I poliziotti della questura di Milano hanno organizzato il rientro con un volo di linea, direzione Conakry, dove ad accoglierlo ci sarà tutta la famiglia.