(Adnkronos) – Un libro come dono per Natale ed una esortazione ai giovani: “Leggete”. Il Nobel per la Fisica
Giorgio Parisi sotto l’Albero delle Feste vorrebbe ricevere un nuovo saggio di Stephen Jay Gould. Zoologo, geologo, paleontologo e storico della scienza statunitense, Jay Gould ha scritto nella sua breve vita oltre 300 saggi “e io li ho letti tutti” afferma Giorgio Parisi conversando con l’Adnkronos. “Sono un appassionato dei suoi libri, ne ho la collezione completa” racconta lo scienziato. “Mi piacerebbe che me ne fosse regalato uno nuovo ma, sfortunatamente, Gould è morto 20 anni fa” osserva Parisi conscio che il suo desiderio non potrà quindi essere esaudito. Stephen Jay Gould, che è stato docente all’università di Harvard, è stato un profondo studioso dell’evoluzionismo ed è considerato uno dei divulgatori scientifici più prolifici ed influenti della sua generazione.
Ma quale libro il Nobel – che ha guidato per anni l’Accademia dei Lincei – vorrebbe invece regalare per Natale? “Regalerei ‘Partiranno’ di Luce D’Eramo, grande scrittrice e amica” risponde senza esitazione Giorgio Parisi, autore di una straordinaria prefazione al volume edito da Feltrinelli. Romanzo di spionaggio che ben presto diventa di fantascienza, il libro di Luce D’Eramo, grazie allo sguardo alieno degli extraterrestri ci racconta con una fantasia scientificamente impeccabile la debolezza della visione antropocentrica. “‘Partiranno’ di Luce d’Eramo è una lettura avvincente, non solo per la sua riuscita artistica, ma anche per il rapporto tra letteratura e conoscenza scientifica” scrive infatti Giorgio Parisi nella prefazione al libro.
Il Nobel nella sua prefazione al libro di Luce D’Eramo sottolinea che “Siamo su un piccolo pianeta, a risorse limitate, quasi come una gigantesca astronave che viaggia nello spazio. Dell’immenso cosmo che ci circonda non abbiamo che barlumi di conoscenza, ma sappiamo ormai che la vita sulla Terra è un sistema complesso, in cui l’uomo non è più un parametro assoluto, se non vuole rischiare l’estinzione lui stesso, o sopravvivere su un pianeta desertificato”.
“Ma quest’evidenza stenta a diventare coscienza collettiva, convinzione profonda che determina le scelte quotidiane. Partiranno è il primo romanzo dell’era spaziale, impregnato della coscienza di cosa comporti il nostro accanirci a esistere, sospesi al margine di una galassia, tra migliaia di galassie che ruotano nel vuoto” scrive inoltre Il Nobel Giorgio Parisi. (di Andreana d’Aquino)