Nucleare, da Enea a Cnr a Eni: gli italiani della fusione

(Adnkronos) – C’è molta Italia dietro il successo di oggi nella ricerca al Jet sulla fusione nucleare e tra questi università, grandi imprese come Eni e i maggiori enti e consorzi di ricerca scientifica nazionale. Ecco chi sono tutti ‘gli italiani della fusione nucleare’. L’Enea è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile e coordina la partecipazione italiana alle attività di Eurofusion, a cui contribuiscono 21 partner, tra università, enti di ricerca e industrie: Cineca, Cnr, Consorzio Create, Consorzio Rfx, Dtt, Infn, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università di Milano Bicocca, Università di Palermo,Università di Pisa, Sapienza Università di Roma Università di Roma Tre, Università di Roma Tor Vergata, Università della Tuscia, Università di Cagliari, Università di Catania, Ansaldo Nucleare, Eni, Lt-Calcoli, Rina Consultin.  

Enea, con i Centri di Ricerca di Frascati e del Brasimone, fornisce contributi determinanti al programma europeo Jet e a Iter nei campi della superconduttività, dei componenti interfacciati al plasma, della neutronica, della sicurezza, del ciclo del combustibile e della fisica del plasma. Il programma di Eurofusion in Horizon Europe prevede anche il contributo alla realizzazione del nuovo impianto di ricerca Dtt (Divertor Tokamak Test facility), in costruzione nel Centro Ricerche Enea di Frascati nell’ambito di un consorzio tra Enea, Eni e vari istituti e università italiani.  

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