Patrick Zaki, presidente egiziano al Sisi concede la grazia

Il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi ha concesso la grazia a Patrick Zaki, che ieri era stato condannato a tre anni di carcere. Lo riferiscono i media locali, secondo cui è stato graziato anche l’attivista per i diritti umani Mohamed el-Baqer.

La condanna del tribunale di Mansoura, che riguardava la diffusione di notizie false, era arrivata all’undicesima udienza del processo. A renderlo noto su Twitter era stato Hossam Bahgat, attivista egiziano per i diritti umani e fondatore dell’Egyptian Initiative for Personal Rights, la stessa organizzazione non governativa con cui ha collaborato Zaki. Secondo Bahgat, la sentenza non era soggetta ad appello. L’attivista era stato arrestato nel 2020 in Egitto.

“Il Presidente egiziano al-Sisi ha concesso la grazia a Patrick Zaki. Grazie alla politica estera del Governo abbiamo dato un contributo decisivo per liberare questo giovane studente. Risultati concreti attraverso il lavoro ed una credibilità internazionale”. Lo scrive su twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“In attesa della ufficializzazione” della notizia della grazia “mi aggiungo ai sentimenti di sollievo e felicità espressi da tutti i gruppi in Aula, è il ritorno a casa di un a ragazzo che tutti volevano”. Così il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, prendendo la parola in Senato.

“Questo è un grande successo del governo attuale e di quelli precedenti, grazie al corpo diplomatico che non ha mai smesso di lavorare in silenzio”, aggiunge: “Siamo di fronte a un grande successo del governo e dell’Italia intera, ora aspettiamo presto Patrick Zaki in Italia”.

“Non sappiamo se nel provvedimento di grazia ci sia anche altro, e quando verrà attuato, se a ore o giorni. La cosa importante è che abbiano abolito divieto di viaggio per Patrick, perché ci sono persone assolte, mai condannate che non possono lasciare l’Egitto e sono tutti difensori dei diritti umani, quindi è importante che recuperi la sua piena libertà, e possa tornare a Bologna. Riesco a immaginare la scena di lui che torna e riceve un abbraccio enorme da tutta la città e spero che accada presto”. Lo ha detto Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, alla manifestazione organizzata dall’associazione al Pantheon per Patrick Zaky.

“Solo un’ora fa – ha ricordato – stavamo arrivando in questa piazza preoccupati, ora le sensazioni sono diverse, di grande emozione. Non abbiamo i dettagli di questo provvedimento di grazia, che però è ufficiale e vuol dire che dopo la giornata terribile di ieri è stata superata. Resta un periodo di tre anni e mezzo che Patrick ha perso in questo incubo giudiziario, quello non lo recupera, però di fronte alla prospettiva che avevamo due ore fa, di provare a evitare che passasse altri 14 mesi in carcere, questo è un cambiamento importante”.

 

(Adnkronos)