Con le primarie del Pd “si apre un grande spazio riformista, il Pd com’era stato concepito non c’è più, è un partito dove c’è stata di fatto un’Opa di Articolo 1 e, dunque, c’è uno spazio per quegli elettori che vogliono affrontare le cose in modo pragmatico e non ideologico che è il tratto che manca all’Italia”. Così il leader di Azione, Carlo Calenda, a margine di un evento a Torino. “Ovviamente – aggiunge – complimenti a Elly Schlein per un processo del tutto democratico, gli iscritti e i non iscritti hanno scelto ma hanno scelto un’identità precisa che è distante dalla nostra”.
“Nella vita non si esclude niente, è chiaro che siamo in posizioni molto diverse, le prossime elezioni sono quelle europee e a quell’appuntamento andremo separati” dice Calenda a margine di un evento a chi gli chiedeva se l’esito delle primarie del Pd esclude per il Terzo Polo la possibilità di alleanze. “Da qui alle elezioni europee per la politica è un secolo, cambia tutto – ha aggiunto – su temi specifici, per esempio, il salario minimo che noi sosteniamo dalla campagna elettorale del 2018 siamo prontissimi a collaborare così come sulla sanità che per noi è una priorità da prima del Covid, ma sono singole cose perché la linea della Schlein è una linea che è molto diversa dalla nostra”.