(Adnkronos) – Donne e giovani per Elly Schlein, amministratori locali e segretari di Circoli per Stefano Bonaccini. La sfida per la leadership del Pd non è solo quella dei gazebo ma anche quella per la nuova Assemblea nazionale. Più sottotraccia ma non meno accesa, perché la composizione del nuovo Parlamento dem sarà specchio dei nuovi equilibri interni. Il termine per la presentazione delle liste è scaduto e l’Assemblea verrà formata sulla base del voto di domenica, tenendo presente che parlamentari e big entreranno in un secondo momento quando l’organismo verrà integrato con i membri di diritto.
“Siamo riusciti ad assicurare in tutti i collegi, più di 90, capolista donne e giovani”, ha spiegato Elly Schlein annunciando: “Ci sono 67 capolista donne, è la prima volta, sono più di due terzi. Un risultato fondamentale per una nuova classe dirigente fatta da chi è stato più schiacciato negli ultimi anni dalle logiche di cooptazione”. Esempi? Scorrendo le liste in Liguria per la candidata dem si trovano nomi come Aurora Lessi, Alberto Giorgini, Simone Anselmo. Caratteristica? Hanno tutti 20 anni.
Non solo, nella regione in cui la Schlein ha vinto tra gli iscritti il capolista è lo scrittore Bruno Morchio, il ”padre’ di Bacci Pagano, l’investigatore privato che in una delle sue avventure letterarie (‘Una storia da Carruggi’) indaga su un complotto per uccidere il presidente del Consiglio in visita a Genova. Tra le altre curiosità, a Firenze ci sono tra gli altri Iacopo Melio, l’attivista dei diritti e consigliere regionale dem affetto da sindrome di Escobar, il capo dei raider Andrea Pratovecchi e Mauro Scopelliti di Arcigay.
Entreranno (se eletti) negli organismi dem le ex Sardine che hanno deciso di prendere la tessera Pd per sostenere la Schlein: sono tutti candidati capolista Jasmine Cristallo (Calabria), Mattia Santori (Emilia Romagna/Appennino), Mery De Martina (Bologna città). Nutrita anche la pattuglia dei candidati che provengono da Articolo 1, sempre schierati con Schlein: la ex deputata Giovanna Martelli (Mantova), il segretario regionale Lanfranco De Franco (Reggio Emilia), il segretario metropolitano Francesco Dinacci (Napoli), la ex deputata e coordinatrice delle donne Roberta Agostini (Roma), l’assessore regionale Serena Sponelli (Firenze), lo scrittore Bruno Monorchio a Genova.
Le liste di Bonaccini sono composte principalmente da giovani sindaci, segretari di circolo, amministratori locali di piccoli e grandi comuni e consiglieri comunali. I big in corsa per il governatore dell’Emilia Romagna sono pochi e quando sono presenti, come il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e quello di Bergamo Giorgio Gori, sono candidati agli ultimi posti con il dichiarato scopo di ‘spingere’ la lista.
Nel Lazio per Bonaccini corre tra gli altri Alessio D’Amato, assessore alla Sanità uscente e fresco candidato alla presidenza della Regione, e l’ex sindaco di Brescia Emilio Del Bono, recordman assoluto di preferenze alle ultime regionali con 34.580 voti. Tra i tanti, a Palermo nella lista Bonaccini c’è l’avvocatessa e attivista dei diritti Rosa Guida, 29 anni. Nella nuova Assemblea, infine, verrà garantita una quota di rappresentanza alla mozione Cuperlo così come previsto dallo Statuto per i candidati alla segreteria che non arrivano alle primarie e rinunciano a sostenere altre candidature.