Philip Morris, 10 anni di filiera tabacchicola integrata con ministero e Coldiretti

(Adnkronos) – La filiera del tabacco italiana è la più importante in Europa e la dodicesima al mondo per volumi di tabacco greggio prodotti. In Italia, nella coltivazione di tabacco greggio, sono occupate a vario titolo circa 50.000 persone, tra addetti alla coltivazione e alla trasformazione primaria. 

Grazie agli accordi di filiera siglati con il ministero dell’Agricoltura e con Coldiretti, Philip Morris ha costruito una filiera corta e integrata, un modello di vertical integration il cui centro è rappresentato dai coltivatori. La filiera integrata di Philip Morris oggi rappresenta un modello nel panorama nazionale e internazionale, e contribuisce a garantire prevedibilità commerciale, sostenibilità di lungo periodo e una migliore competitività a circa 1000 imprese tabacchicole italiane attive in Campania, Umbria, Veneto e Toscana.  

A marzo 2023, Philip Morris Italia e il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) hanno sottoscritto un nuovo accordo – ancora una volta di natura pluriennale, in continuità con gli accordi sottoscritti dall’azienda da oltre un decennio – rinnovando l’impegno per la competitività, la trasformazione e la sostenibilità della filiera tabacchicola italiana.  

L’accordo rappresenta una componente essenziale degli investimenti strategici di Philip Morris Italia per la creazione e il rafforzamento di una filiera integrata del made in Italy focalizzata sui prodotti del tabacco senza combustione, che a livello nazionale conta 38.000 persone: si tratta di una filiera ‘end-to-end’ che parte dall’agricoltura 4.0 e coinvolge la manifattura d’eccellenza collegata ai prodotti innovativi senza combustione, la ricerca e sviluppo, la formazione e i servizi avanzati al consumatore, rappresentando un modello unico a livello internazionale.  

L’intesa con il Masaf prevede investimenti fino a 500 milioni di euro per i prossimi cinque anni (2023-2027, in continuità con quanto già fatto nel 2011), che si aggiungono ai due miliardi già investiti da Philip Morris Italia a partire dai primi anni Duemila, con l’obiettivo sostenere oltre 1000 imprese tabacchicole italiane nello sviluppo di un modello innovativo di gestione agricola per garantire prevedibilità commerciale, sostenibilità di lungo periodo e migliore competitività.  

L’impegno, da parte di Philip Morris Italia, è quello di acquistare fino al 50% circa (21.000 tonnellate) della produzione totale di tabacco greggio italiano grazie all’accordo di filiera con Coldiretti e alla collaborazione con Ont Italia (Organizzazione nazionale tabacco Italia). Si tratta del più alto investimento sulla filiera tabacchicola italiana, la più importante in Europa in termini di volumi, da parte di un’azienda privata.  

(Adnkronos)