Philip Morris Italia: “Con accordi filiera +11% fatturato, senza -14,5%”

(Adnkronos) – “Siamo al quarto rinnovo degli accordi di filiera con Coldiretti. Negli ultimi due trienni chi fa agricoltura in questo modo ha avuto una crescita del fatturato di circa l’11%, mentre chi è al di fuori -14,5%”. A dirlo Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, intervenendo al Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Coldiretti, organizzato a Villa Miani a Roma in collaborazione con The European House – Ambrosetti. 

“Le ragioni di questi numeri – spiega – sono il fatto che pensiamo a 5 anni, investiamo a 5 anni sapendo che dopo i 5 anni ce ne sono altri 5 e altri 10, con un tempismo con cui siamo sempre arrivati a questi rinnovi che hanno costruito fiducia negli agricoltori”. 

“Questo modello di gestione – sottolinea – ha portato alla possibilità per la mia azienda di decidere dove fare gli investimenti successivi; ha portato alla realizzazione della fabbrica più grande di questo Paese, il centro di ricerca industriale più grande del mondo con 600 milioni di euro investiti l’anno scorso; ha creato una struttura di centri digitali al Sud. Una gestione che fa parte di una filiera integrata che oggi costruisce business e lavoro per 41mila persone dirette e indirette, con il risultato che la Philip Morris è diventa una filiera agricola industriale che esporta in 40 Paesi al mondo, con una fabbrica che 7 anni fa era un prato di sterpaglie e oggi è un fiore all’occhiello della meccatronica del nostro Paese e a livello mondiale”.  

“Quindi – avverte Marco Hannappel – stiamo parlando di un’attività molto forte a livello nazionale e cerchiamo estenderla anche a livello locale. Lavorando ancora di più, come mi hanno chiesto il presidente Prandini e il segretario generale Gesmundo, a contatto con il territorio; la nostra partnership a livello nazionale è molto forte in tantissimi ambiti”.  

“Ci coordineremo – continua – con il presidente della Coldiretti Campania Masiello per far sì che nelle regioni tabacchicole con i coltivatori si lavori per lo sviluppo di digital farming con le università che oggi già collaborano con noi, Perugia Politecnico di Bari e Torino, creando formazione in ambito tabacchicolo”.  

“Lavorando insieme – assicura – si va nella direzione del risparmio idrico e dell’utilizzo di efficienza dal punto di vista energetico. Si va sempre verso una filiera che alimenta se stessa e che crea nuovi posti di lavoro”. 

(Adnkronos)