Il Pil “arriverà al +5,8% nel 2021, trainato dai consumi delle famiglie (previsti in crescita del 4,7% rispetto al 2020) e dagli investimenti privati (+16%)”: è quanto emerge da un’analisi esclusiva di EY, diffusa in occasione della seconda giornata dell’EY Digital Summit. Il traino maggiore di questa crescita stimata è il dinamismo della domanda interna: in primis i consumi delle famiglie, che sono previsti crescere del 4,7% rispetto al 2020 e gli investimenti privati di circa il +16%.
Ci si attende inoltre una crescita sostenuta (anche superiore al 20%) delle componenti di consumo relative al vestiario, trasporti, e spese per alberghi e ristoranti, principalmente come rimbalzo a seguito delle restrizioni in vigore lo scorso anno.
Una crescita più moderata è attesa nel settore alimentare (sotto il 5%), nelle spese per acquisto di arredamento e nelle spese sanitarie, settori che comunque, nel 2020, avevano risentito in maniera meno dirompente gli impatti della crisi sanitaria. Per quanto riguarda l’offerta, invece, nonostante la forte crisi causata dalla pandemia, nei mesi estivi l’industria ha iniziato a rimettersi in salute (+0.8% a luglio scorso) e ci si attende una crescita robusta a fine 2021. In particolare, l’industria manifatturiera italiana secondo le stime di EY si posizionerà tra il +10% e il +15%, recuperando i valori precrisi intorno alla metà del 2022, e con performance di crescita che superano anche le rivali industrie tedesche, francesi e spagnole.