“Nel secondo trimestre si stima una crescita congiunturale prossima al 2%”, mentre nel 2021 “un recupero pari o superiore al 5% appare raggiungibile”. Lo ha ribadito il ministro dell’Economia Daniele Franco all’Assemblea Abi. L’Italia potrebbe recuperare i livelli di attività economica pre-crisi “entro il terzo trimestre 2022”, ha detto. Il ministro ha poi spiegato che con gli investimenti e riforme previsti dal Pnrr la crescita potenziale potrebbe salire all’1,4%, dalla precedente stima dello 0,6%. Secondo Franco, “la politica di bilancio resterà espansiva per tutto il 2021 e per il 2022”.
Per Franco “la sfida principale per la politica economica del Paese è uscire dalla lunga stagnazione che ha preceduto la crisi pandemica recuperando il ritardo” con gli altri paesi europei. L’allentamento delle misure restrittive ha consentito la ripresa e la ripresa dei consumi potrebbe “dare una spinta importante alla crescita a partire dal terzo trimestre”, ha aggiunto, avvertendo che tuttavia resta “alta l’attenzione per diffusione delle varianti: si tratta di rischi da gestire con tempestività per evitare l’introduzione di nuove misure di distanziamento”. Infine il ministro ha rilevato come la ripresa in corso sia caratterizzata da una significativa “eterogeneità” tra i settori produttivi.
Il governo valuterà “con attenzione l’evoluzione della situazione e l’efficacia delle misure adottate” per le imprese “integrandole e potenziandole ove necessario”. ha spiegato il ministro Franco. “Come per le imprese, anche per le famiglie – ha aggiunto – continueremo a seguire la capacità di far fronte agli impegni finanziari” e “a sostenerle se si renderà necessario”.