Pil, Visco: “Incertezza resta elevata”

Sulla ripresa dell’economia “l’incertezza resta elevata”. Lo sottolinea il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nel suo intervento all’assemblea dell’Abi. “Questo scenario presuppone che prosegua ai ritmi attuali la campagna di vaccinazioni e si consolidi il contenimento dei contagi; ritardi nell’attuazione delle misure di rilancio previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) potrebbero indebolire, anche per gli effetti negativi sulla fiducia di imprese e famiglie, le prospettive sulla domanda aggregata e sull’occupazione”, avverte Visco. 

“Nei prossimi mesi la probabile emersione di nuove perdite su crediti potrebbe riportare il Roe su valori più contenuti” e “l’aumento dei nuovi crediti deteriorati dovrebbe tuttavia risultare inferiore a quanto osservato in precedenti episodi recessivi, in virtù delle misure di sostegno adottate dal governo, dei bassi tassi di interesse connessi con l’orientamento ancora molto espansivo della politica monetaria e delle buone prospettive economiche”, prevede Visco. 

Nel primo trimestre, ricorda infatti, “il rendimento del capitale e delle riserve è salito al 9%, dall’1% registrato nello stesso periodo del 2020. Oltre che i maggiori profitti dell’attività di negoziazione, favoriti dal drastico calo dei premi al rischio sui titoli di Stato, l’aumento riflette la riduzione delle rettifiche di valore su crediti, concentrata in quelle banche che più avevano svalutato i prestiti nel primo trimestre dello scorso anno”, spiega Visco. 

Nei prossimi anni “la gestione dei crediti deteriorati, inclusa la scelta se cederli sul mercato o mantenerli in bilancio, sarà anche influenzata dalle riforme programmate sul fronte della giustizia civile”. Come spiega infatti il governatore, “accrescere l’efficienza dell’amministrazione giudiziaria e ridurre la durata dei procedimenti è uno degli obiettivi del Pnrr” e il “piano prevede l’assunzione di personale specializzato che sarà impiegato in apposite strutture di supporto all’attività dei giudici, il rafforzamento della digitalizzazione del sistema e la semplificazione delle procedure, incluse quelle esecutive, l’introduzione di incentivi a ricorrere con maggiore frequenza a meccanismi stragiudiziali di risoluzione delle controversie”. 

“Queste riforme – aggiunge – rappresentano un’importante occasione per migliorare il contesto istituzionale entro cui si svolge l’attività d’impresa, con benefici per il processo di riallocazione delle risorse all’interno dell’economia”. 

“Oltre a classificare correttamente i prestiti, le banche devono attivarsi per distinguere i debitori in temporanea difficoltà ma con buone prospettive di recupero da quelli che con ogni probabilità non riusciranno a rimanere sul mercato”, ribadisce. 

“Per i primi, infatti, sono auspicabili operazioni di ristrutturazione dei finanziamenti che favoriscano il recupero dell’attività; ne beneficerebbe anche la capacità delle imprese di accedere ai mercati dei capitali e di attrarre validi partner industriali in grado di sostenerne il rilancio”, aggiunge Visco. 

(Adnkronos)