Pnrr, Meloni: “21 miliardi in più, non ci manca il coraggio”

(Adnkronos) – “Il nuovo Pnrr: 21 miliardi di euro in più per imprese, reti e infrastrutture, salute, lavoro ed emergenze idrogeologiche”. Lo scrive la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, su X. “Qualcuno diceva sarebbe stato folle proporre una modifica al Piano, ma a noi il coraggio non manca e con determinazione abbiamo ottenuto un risultato fondamentale per il futuro dell’Italia”. “12,4 miliardi di euro” sono “dedicati alle imprese”, sottolinea la premier in un videomessaggio. 

Parlando della ‘promozione’ ottenuta dall’Italia sul Pnrr, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista al Corriere della Sera spiega di aver scritto al ministro Raffaele Fitto “un messaggio subito dopo l’approvazione: sei stato molto bravo, non ne avevo dubbi, ma adesso la mia preoccupazione è se il tessuto burocratico, industriale, privato sarà davvero in grado di tradurre in opere i piani. Più quello privato, mi preoccupa, in verità”. “Per le opere pubbliche e industriali, mi auguro che le aziende, soprattutto la più grande del settore che ha vinto moltissime gare, siano in grado, cioè abbiano le capacità tecniche, organizzative e finanziarie di realizzarle davvero, nei tempi previsti”, dice Crosetto. 

Sul tema interviene sui social il segretario di Azione, Carlo Calenda. “Oggi – afferma – il governo di Giorgia Meloni dichiara che con la revisione del Pnrr ci sono 12,5 mld in più per le imprese. Non abbiamo motivo di dubitare di questa dichiarazione. Anzi, se così è, il governo merita dei complimenti. Procediamo, allora, rapidamente, a finanziare impresa 5.0 con incluse credito di imposta sulla formazione, fondo centrale di garanzia e contratti di sviluppo. Aggiungo che sono fondamentali gli sconti su costo dell’elettricità secondo il modello seguito da Francia e Germania (questi finanziabili solo in legge di bilancio). Usa, Germania e Francia hanno tutti varato piani straordinari di supporto agli investimenti industriali, in alcuni casi collegandoli alla stabilità dei contratti e ai livelli dei salari. Siamo già in ritardo di 12/18 mesi. Diamoci una mossa, sono mesi che il governo ha la nostra proposta con coperture e costi”.  

“Si finanzi Impresa 5.0 come chiede Carlo Calenda – dichiara Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione – Occorre supportare gli investimenti che coniugano sostenibilità e digitalizzazione. Per noi è fondamentale. Sia una priorità anche per il governo”. 

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